Consacrazione e vita di Grazia
Le apparizioni, fin dal primo giorno, avevano cambiato la vita dei tre pastorelli. «Insieme allo spirito di sacrificio non era meno visibile il progresso nelle altre virtù, specialmente nell’umiltà, che era in tutti e tre come innata e spesso eroica, nell’obbedienza e nello spirito di preghiera…
La Madonna li esaudiva visibilmente. Con le loro lacrime e preghiere ottenevano guarigioni e conversioni. Fin dalla prima apparizione facevano progressi stupendi nella strada della virtù. La loro intuizione religiosa era molto semplice e piuttosto rudimentale. Eppure da quel giorno sembravano conoscere sempre più chiaramente i più alti segreti della perfezione cristiana e, giorno per giorno, ora per ora, lavoravano per acquistarla. Non hanno perduto niente del loro carattere infantile, fatto di innocenza e di allegria. Come prima parlano, giocano, ridono. Un occhio superficiale stenterebbe a scorgere qualche differenza, tanto più che essi nascondono gelosamente gli atti di virtù, i sacrifici, tutto quello che potrebbe richiamare su di loro l’attenzione. Da soli parlavano senza posa; quando qualcuno si avvicinava a loro, abbassavano la testa e ammutolivano… Eppure, chi è riuscito a leggere in quel piccoli cuori o ad avere notizia della loro vita intima, ne è restato stupito.
Loro Maestra è unicamente la celeste Apparizione e l’intima azione dello Spirito Santo. Ecco uno dei colloqui di cui sono protagonisti. Giacinta diceva a Lucia: «Mi manca poco per andare in Paradiso: tu rimani quaggiù per far sapere che il Signore vuole stabilire nel mondo la devozione al Cuore Immacolato di Maria. Quando dovrai parlarne, non ti nascondere! Di’ a tutti che Dio concede le sue grazie per mezzo del Cuore Immacolato di Maria, che le chiedano a lei, che il Cuore di Gesù vuole che col suo Cuore sia venerato il Cuore Immacolato di Maria, che domandino la pace al Cuore Immacolato di Maria, perché il Signore l’ha affidata a lei. Se io potessi metter nel cuore di tutti, il fuoco che sento qui dentro, che mi fa tanto gustare il Cuore di Gesù e il Cuore di Maria!».
Lucia dandole una immaginetta del Cuore di Gesù assai bella, le domandò: «Vuoi questa immaginetta?». Giacinta la prese, la esaminò con attenzione e poi esclamò: « è tanto brutto… Non somiglia per niente a Nostro Signore che è tanto bello, ma la voglio: è sempre lui». E la portava sempre con sè: durante la notte e poi nella malattia, la metteva sotto il cuscino fino a che non fu lacera. La baciava frequentemente e diceva: «Bacio il Cuore che è quello che più mi piace, vorrei anche il Cuore di Maria, per averli tutti e due insieme». Semplici cose, queste, apparentemente insignificanti, ma quanta virtù rivelano!» (cfr. da Fonseca).
Riflessione. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è la via facile, breve, perfetta per unirsi al Cuore di Gesù. I pastorelli di Fatima sono proprio un esempio della vera Consacrazione a Gesù attraverso il Cuore di Maria. Questa disposizione, questa offerta del cuore li ha fatti camminare in fretta sulla via della santità. La consacrazione infatti non sostituisce, ma insegna a valorizzare i mezzi della Grazia che in modo speciale sono i sacramenti. E uno dei Sacramenti che maggiormente ha caratterizzato la vita dei veggenti è stata l’Eucarestia. L’Angelo ha loro mostrato e li ha fatti accostare all’Eucarestia infondendo nel loro piccoli cuori un grande amore per colui che chiamavano il «Gesù nascosto».
Quante preghiere, quanti sacrifici, quante prostrazioni intense e profonde per adorare e dare amore e riparazione a Gesù presente in tutti i tabernacoli del mondo e innamorato del tabernacolo più prezioso che è ogni anima in grazia! La vita di quei bambini era davvero trasfigurata dall’Eucarestia, dal fascino di quel Gesù sempre presente e tanto abbandonato, tanto poco amato!
Quante volte si fermavano davanti al tabernacolo rammaricandosi di non potervi restare mai troppo a lungo, perché sempre cercati dai curiosi e dai tanti visitatori. 1 piccoli volevano nascondersi per stare vicino a Gesù e da lui non si sarebbero staccati mai! La Vergine aveva formato in loro un cuore sensibile e generoso e il riparare le offese fatte a Gesù e a Maria era diventato lo scopo principale della loro semplice vita. Tutto questo ci richiama ad una conversione. Rivediamo la nostra vita eucaristica, a volte abitudinaria, spesso tiepida e con poco cuore… Quante comunioni fatte con superficialità! E quante profanazioni dell’Eucarestia, specialmente in questi tempi!… Questo è il momento di amare di più, di adorare di più, di riparare di più. La Consacrazione al Cuore Immacolato di Maria è un mezzo privilegiato per sostenere la nostra vita spirituale e per alimentare in noi un rinnovato e più profondo amore all’Eucarestia.
Preghiera allo Spirito Santo: O Spirito Santo, pianta innaffia e coltiva nell’anima nostra l’amabile Maria, vero albero di vita, perché cresca, fiorisca e porti frutti di vita in abbondanza. O Spirito Santo, donaci una grande devozione e un filiale amore a Maria, tua divina Sposa; un totale abbandono al suo Cuore materno e un continuo ricorso alla sua misericordia. Affinché in Lei, vivente in noi, Tu possa formare nell’anima nostra Gesù Cristo, vivo e vero, nella sua grandezza e potenza, fino alla pienezza della sua perfezione. Amen.
Per vivere il messaggio Oggi appena possibile, in unione con Maria, facciamo una visita a Gesù Eucarestia e ricevendolo in noi chiediamo alla Vergine di prepararci a questo incontro con la confessione e la preghiera.
Cuore Immacolato di Maria, venga il tuo Regno.