Per Papa Francesco il Messico è stato il quarto pellegrinaggio in America Latina. Il Messico, dopo le cinque visite di Giovanni Paolo II e quella di Benedetto XVI, ha incontrato il terzo Papa della sua storia, settimo viaggio di un Pontefice nel Paese.
E’ bello conoscere ed approfondire insieme alcune preghiere e la storia della Madonna di Guadalupe, al quale Papa Francesco è molto devoto.
ESAMI SCIENTIFICI EFFETTUATI SULLA TILMA – Al 1666 risale anche il più antico esame scientifico dell’immagine “impressa” sulla tilma. Essa è costituita da due teli di ayate – un rozzo tessuto di fibre d’agave, usato in Messico dagli indios poveri per fabbricare abiti – cuciti insieme con filo sottile. Su di essa si vede l’immagine della Vergine, di dimensioni leggermente inferiori al naturale – la statura è di 143 centimetri – e di carnagione un po’ scura, donde l’appellativo popolare messicano di Virgen Morena o Morenita, circondata dai raggi del sole e con la luna sotto i suoi piedi, secondo la figura della Donna dell’Apocalisse. I tratti del volto non sono né di tipo europeo né di tipo indio, ma piuttosto meticcio – cosa “profetica” al tempo dell’apparizione – così che oggi, dopo secoli di commistioni fra le due razze, la Vergine di Guadalupe appare tipicamente “messicana”. Sotto la falce argentata della luna un angelo, le cui ali sono ornate di lunghe penne rosse, bianche e verdi, sorregge la Vergine che, sotto un manto verde-azzurro coperto di stelle dorate, indossa una tunica rosa “ricamata” di fiori in boccio dai contorni dorati e stretta sopra la vita da una cintura color viola scuro: questa cintura – il “segno di riconoscimento”, presso gli Aztechi, delle donne incinte – indica che la Vergine è in procinto di donare agli uomini il Salvatore.
I risultati degli esami compiuti su questa immagine dai pittori e dagli esperti nel 1666 sono i seguenti: è assolutamente impossibile che un’immagine così nitida sia stata dipinta a olio o a tempera sull’ayate, data la completa mancanza di preparazione di fondo; che il clima del luogo in cui l’immagine è stata esposta, senza alcuna protezione, per centotrentacinque anni è tale da distruggere in un tempo più breve qualsiasi pittura, anche se dipinta su tela di buona qualità e ben prepa
Nel 1936 il professor Richard Kuhn, direttore della sezione di chimica del Kaiser Wilhelm Institut di Heidelberg, che due anni dopo, nel 1938, ottenne il premio
le aggiunte pittoriche attorno all’immagine
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elettronici d’avanguardia, di quelli, per intenderci, adoperati anche alla NASA per decifrare le foto inviate dai satelliti dello spazio, ha studiato a fondo in tutti i loro aspetti gli occhi dell’immagine della Madonna di Guadalupe. E’ riuscito a ottenere ingrandimenti fino a 2.500 volte le dimensioni originarie, con 25.000 punti luminosi su un millimetro quadrato. Gli occhi della Vergine di Guadalupe, studiati in questo modo, rivelarono la presenza non di una sola immagine, ma di un’intera e complessa scena, di cui fanno parte numerose persone. Vi si distinguono nettamente un indio seduto, nudo, con la gamba sinistra appoggiata al suolo e quella destra piegata sopra l’altra, con i capelli lunghi, legati all’altezza delle orecchie, orecchino e anello al
Ultimi studi effettuati…
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Juan Diego, durante l’apparizione, per sollecitare la costruzione di una chiesa: “Per realizzare ciò che vuole il mio sguardo compassionevole
Preghiera alla Vergine di Guadalupe
Benedetta Vergine di Guadalupe,
Ti chiedo a nome di tutti i miei fratelli del mondo, di benedirci e proteggerci. Dacci una prova del tuo amore e bontà e ricevi le nostre preghiere e orazioni.
Oh Purissima Vergine di Guadalupe! Ottieni da tuo figlio il perdono dei miei errori, benedizione per il mio lavoro. Rimedi per le mie infermità e necessità, e tutto ciò che credi conveniente chiedere per la mia famiglia.
Oh Santa Madre di Dio, non deludere le suppliche che t’indirizziamo nelle nostre necessità.
bella potessi aiutarmi x miracolo sarei felice non voglio andare comunita