Una statuetta della Regina della Pace di Medjugorje pianse lacrime di sangue a Civitavecchia dal 2 febbraio fino al 15 marzo 1995; l’ultima volta il fatto accadde nelle mani del Vescovo Monsignor Girolamo Grillo.
Una statuina della Madonna in gesso bianco proveniente da Medjugorje, sistemata in una nicchia nel giardino della villetta della famiglia Gregori, in località Pantano, lacrimò per quattordici volte: tra il 2 e il 6 febbraio 1995 e poi, l’ultima volta, il 15 marzo successivo nelle mani di monsignor Grillo che per un soffio non ebbe un infarto. Da allora il vescovo si prodigò per spianare la strada ad un riconoscimento ufficiale.
La statuetta fu esaminata scientificamente e si appurò che non vi erano trucchi o apparecchi nascosti all’interno e le lacrime erano di sangue umano. Il Vescovo Grillo collocò il 17 giugno 1995 l’immagine in una teca e l’ha esposta alla venerazione dei fedeli presso la Chiesa di Sant’Agostino in località Pantano.
Da quel giorno è cominciato un considerevole pellegrinaggio da tutte le parti del mondo e sono state rilasciate molte relazioni di grazie, accompagnate da ex voto, che attestano la materna intercessione di Colei che tutti chiamano la “Madonnina di Civitavecchia”.
Sia Jessica Gregori che suo padre Fabio in più occasioni hanno affermato che ci sono state delle apparizioni della Madonna durante le quali sono stati dati anche dei messaggi.
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Padre Flavio Ubodi, 76 anni, teologo cappuccino, è stato vicepresidente della Commissione teologica diocesana incaricata di investigare sul caso ed è autore del libro Civitavecchia: 25 anni con Maria (Edizioni Ares). Dal 1995 segue spiritualmente la famiglia Gregori per vagliarne, spiega, «la fede, la costanza, l’ obbedienza».
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Ha dichiarato: «Eventi come questo sono un invito pressante a mettere in pratica quello che la fede già insegna, attraverso la Scrittura, la tradizione e il magistero della Chiesa.
Una madre che piange è una madre preoccupata per la sorte dei suoi figli. Se piange sangue vuol dire che la situazione è drammatica. E infatti, nei messaggi affidati alla famiglia Gregori, la Madonna evidenzia tre preoccupazioni: quella per la famiglia, aggredita dalle potenze del male e a rischio disgregazione, come vediamo purtroppo oggi con il dilagare di divorzi e unioni di fatto. Quella per la Chiesa che in futuro avrebbe subito attacchi terribili dal suo interno, dal modernismo al relativismo etico alle lotte intestine tra vescovi e cardinali. Oggi addirittura si cerca di mettere l’un contro l’altro i due papi, Benedetto XVI e Francesco. Quella per l’ umanità che ha imboccato una strada che può portarla alla distruzione completa. Tutte cose che stanno accadendo sotto i nostri occhi. L’invito di Maria è quello di collaborare con Lei e con il Signore per arginare questa deriva con la conversione personale, la pratica dei sacramenti, la recita del Rosario e la consacrazione al suo Cuore Immacolato.
Anche il grande esorcista padre Gabriele Amorth disse di credere, “rassicurato” dalla visione di una sua figlia spirituale che gli aveva detto che una Madonnina vicino Roma avrebbe lacrimato. Madre Teresa di Calcutta incontrò i Gregori e pregò insieme a loro.
Inoltre, Giovanni Paolo II, il 9 giugno 1995, volle la statua della Madonnina in Vaticano per pregare davanti a lei, poi le mise tra le mani un Rosario suo personale, l’ha incoronò e controfirmò una dichiarazione di monsignor Grillo con la quale, di fatto, affermava di credere alla soprannaturalità dell’evento. È un atto privato, certo, ma lo ha fatto da Pontefice.
Una statua, identica all’originale, è stata donata ai Gregori dal cardinale polacco Andrzej Maria Deskur, amico intimo di Giovanni Paolo II. Dal 1995 ha avuto fenomeni particolari, ai quali hanno assistito numerosi testimoni, come trasudare olio profumato in occasione di feste particolari o quando ci sono gruppi di persone che pregano. Il liquido è stato fatto analizzare dall’ Università Gemelli di Roma ed è risultato essere un olio di essenze odorose di proprietà vegetale. In occasione della morte di Wojtyla, il 2 aprile 2005, ha pianto lacrime naturali.
I Gregori oggi sono una famiglia normale, molto semplice. Conducono una vita cristiana impegnata ma non bigotta. Papà Fabio lavora all’Enel, la madre Annamaria è casalinga. Jessica si è sposata e ha avuto un bambino. Monsignor Grillo voleva che si facesse suora ma lei rispose che il volere della Madonna era che si sposasse per testimoniare la bellezza della famiglia cristiana».
O Madre mia carissima, o Vergine Maria, che ai piedi della Croce, raccogliesti tutto il Sangue purissimo del tuo adorato Figlio, esaudisci la mia preghiera.
Fa che quel sangue vermiglio sparso per tutti gli uomini non sia defluito invano sulla nuda terra.
Ravviva con esso le mie povere lacrime con le quali voglio rispondere all’amore di un Dio morto e risorto per me.
Concedimi la grazia di una sincera conversione che mi allontani per sempre dal peccato e da ogni dubbio.
Sostieni ed aumenta la mia fede, irrobustendola con la totale adesione alla volonta’ del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
O Mamma mia dolcissima, asciuga le mie lacrime, allontana dalla mia famiglia, dalla mia città, dal mio ambiente di lavoro e dal mondo intero le terribili grinfie del Maligno.
Proteggi la Chiesa del Cristo, il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, il Popolo Santo di Dio.
Custodisci con amore tutti i nostri bambini, salvandoli sempre da mani impure e violente; proteggi i giovani ed i deboli, liberandoli dal flagello della droga e dalle sfrenatezze del sesso; assisti i nostri ammalati, assicurando loro una pronta guarigione.
Infondi sempre coraggio al nostro Vescovo e a tutta la nostra Chiesa particolare.
Veglia sempre su tutte le anime consacrate al Signore.
Mandaci sacerdoti santi e nuove vocazioni al servizio dell’altare e dei fratelli bisognosi di continua attenzione ed assistenza spirituale.
Risveglia il mondo dal suo torpore di morte che lo ha allontanato dal Figlio tuo, dalla fede nell’unico vero Dio e dal senso del peccato.
Ridona a tutti la luce, speranza, calore, e amore.
Ed infine o Maria, prima di dipartirmi da te, voglio domandarti la grazia che di più mi sta a cuore e per ottenere la quale ardentemente ti prego (breve silenzio). Amen.
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