Un meraviglioso atto di gentilezza, che ci ricorda dell’innata bontà dell’essere umano
Purtroppo sentiamo parlare così spesso dei conflitti tra israeliani e palestinesi che cominciamo a perdere la speranza e a pensare che non vi possa essere alcuna risoluzione. Ma basta che una normale mamma israeliana venga in salvezza di una mamma palestinese e del suo neonato, e ci ricordiamo che c’è sempre un barlume di speranza. Ne avevamo davvero bisogno.
Quando il 2 giugno Ola Ostrowski-Zak ha iniziato il suo turno notturno in un ospedale di Gerusalemme, si è subito imbattuta con i parenti di Yamen. Erano disperati. Il bimbo, di soli 9 mesi, era appena sopravvissuto a un terribile incidente stradale in Cisgiordania che aveva ucciso suo padre e causato alla madre delle gravissime lesioni cerebrali. Come scrive Today, fortunatamente Yamen era ben allacciato al sedile, e se l’è cavata con qualche graffio e contusione minore. Ma il piccolo aveva fame. Per sette ore il personale infermieristico aveva cercato di farlo bere, ma il bambino – che mangiava esclusivamente dal seno – sembrava non volerne sapere nulla.
Le zie di Yamen hanno chiesto a Ostrowski-Zak se potesse trovare qualcuno che allattasse il loro nipotino affamato. Ostrowski-Zak è andata ben oltre le sue mansioni, ha preso il bimbo tra le braccia e l’ha allattato lei stessa. Le zie, stupite, non riuscivano a credere che una donna ebrea potesse compiere un gesto simile. L’infermiera ha detto loro: “Mi spiace per questa vostra triste supposizione”, aggiungendo: “So che qualsiasi madre ebrea avrebbe fatto lo stesso”.
Dopo che Yamen si è calmato, Ostrowski-Zak ha raccontato di aver sentito un forte legame con il piccolo, e di aver avuto una sensazione “molto simile a quando allatto mio figlio Ayam”. A fine turno, prima di tornare a casa dal suo pargoletto di 18 mesi, Ostrowski-Zak ha scritto un post su Facebook cercando volontarie che continuassero a nutrire questo bimbo, quasi orfano. Non solo ha ricevuto migliaia di like, ma alcune donne hanno voluto guidare per più di 100 km pur di assicurarsi che Yamen non avesse fame.
Gli istinti materni di Ostrowski-Zak sono una straordinaria dimostrazione di tutto il bene che gli esseri umani hanno da offrire. E, nonostante le differenze politiche o religiose, è proprio questo il genere di notizie su cui dobbiamo concentrarci.
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[Traduzione dall’inglese a cura di Valerio Evangelista]
Pubblicato da Aleteia.
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