È un piccolo cantico di lode e di gloria, un piccolo inno di amore e di confidenza, di gioia e di riconoscenza, è una fiduciosa, breve preghiera che non può mai restare senza risposta. La giaculatoria della Medaglia è un grido d’aiuto al quale Maria non può fare a meno di rispondere, come sempre, aprendo le sue mani e facendo scendere le sue grazie su di noi. “Quando la navicella della tua anima sta per essere travolta dal peccato e sommersa dalla colpa, dal rimorso, invoca Maria.
Quando l’ambizione ti acceca, l’orgoglio ti divora, l’avarizia ti rode anche il cuore, chiama Maria. Quando in famiglia manca la pace, quando entra la malattia o la morte bussa alla porta, chiama Maria. Quando le nazioni dimenticano la fratellanza universale e per egoismo stanno per dilaniarsi a vicenda, quando divampa la guerra, non c’è altro rimedio che invocare Maria” (Avidano).
Sì, in ogni momento, in ogni situazione, quando ogni porta sembra chiusa e non si vede alcuna via di uscita, quando anche vivere diventa difficile e la fede, la speranza e la carità sembrano affievolirsi, chiamiamo accanto a noi l’Immacolata. Vuole che la chiamiamo così, è il suo privilegio più caro. Maria desidera che, nella gioia e nel dolore, ringraziamo Dio con lei e per lei per questo immenso dono. Ma ci chiede, per esaudirci prima, di non essere egoisti, di non pensare solo a noi: ci chiede di pregare al plurale.
Prega per noi,per tutti quelli che ci stanno a cuore, per chi si raccomanda alle nostre preghiere, per quelli che non conoscono il Signore o lo hanno dimenticato, per quelli che lo ignorano volutamente, lo rifiutano o lo disprezzano.
Prega per noi, per quelli di noi – siamo tutti fratelli, nessuno ci è estraneo o lontano -‘ che non riconoscono Maria come Madre, che non la onorano, non la amano e feriscono così il Cuore di Cristo, suo Figlio.
Prega per noi, per la Chiesa, per il Santo Padre, per i sacerdoti, per i religiosi e le religiose, per le persone consacrate, per i laici cristiani, sale e fermento della terra.
Preghiamo Maria per tutto ciò che sta a cuore a lei e lei non dimenticherà ciò che sta a cuore a noi, anzi, preghiamola per non avere che i suoi desideri!
Ricorriamo a Maria con fiducia, riconoscendo la nostra debolezza, la nostra incapacità in tante cose e diciamo con san Paolo: “Quando sono debole è allora che sono forte” perché Maria mi comunica tutta la forza della vittoria di Cristo e mi mette a disposizione il suo aiuto materno. Perciò ripetiamo sempre, pieni di speranza, la preghiera che Maria ci ha insegnato e che sempre ci dona la pace del cuore.
Impegno: Usando la Corona del Rosario, ripetiamo con amore e con fiducia, ad ogni grano, la preghiera della Medaglia Miracolosa: “O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te”.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte.
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.
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