Nuova rubrica, dedicata a Sant’Antonio di Padova. La meditazione della domenica S. Antonio da Padova 10 febbraio 2019
Preghiere di Sant’Antonio
Cos’è “La preghiera” per il Santo? Lui stesso ce lo spiega chiaramente nei suoi “Sermoni”: “Preghiera è dirigere i nostri affetti verso Dio; è un devoto e amichevole parlare con Lui. E’ la tranquillità della mente illuminata dall’alto. Preghiera è anche richiesta per ottenere i beni temporali necessari per questa vita terrena. Ma quelli che pregano chiedono al Signore con autentico spirito cristiano di sottomettere la propria volontà alla Sua: solo il Padre celeste sa di cosa abbiamo veramente bisogno su questa terra. Infine, Preghiera è ringraziare, cioè riconoscere i benefici ricevuti, e offrire tutto il nostro impegno a Dio, cosicché la nostra Preghiera possa essere permanente.”
La tradizione popolare tramanda che Sant’Antonio diede una preghiera ad una povera donna che cercava aiuto contro le tentazioni del demonio.
IL PENSIERO DI OGGI DI SANT’ANTONIO
L’anima che si pente segue la povertà, l’umiltà, la passione di Gesù Cristo: esse ci parlano di lui e ci dicono quale è stata la sua vita in questo mondo. E così l’anima diviene sua sposa, con lui impegnata, a lui legata per mezzo dell’anello di una fede perfetta.
Sisto V, papa francescano, ha fatto scolpire la preghiera – detta anche motto di Sant’Antonio – alla base dell’obelisco fatto da lui erigere in Piazza San Pietro a Roma. Eccola nell’originale latino:
Ecce Crucem Domini!
Fugite partes adversae!
Vicit Leo de tribu Juda,
Radix David! Alleluia!
tradotto
Ecco la Croce del Signore!
Fuggite forze nemiche!
Ha vinto il Leone di Giuda,
La radice di Davide! Alleluia!
Questa breve preghiera ha tutto il sapore di un piccolo esorcismo. Anche noi possiamo usarla – in latino o in italiano – per aiutarci a superare le tentazioni che si presentano.