C’è una Messa che esce da tutte le statistiche relative all’affluenza domenicale dei fedeli e non perché sia una Messa più corta delle altre perché, anzi, è lunghissima; neppure sfugge ai conteggi perché sia una Messa con orario comodo rispetto alle solite: anzi, ogni anno la si celebra a mezzanotte e, nonostante ciò è, forse, la Messa più affollata dell’anno.
Ma, soprattutto, è la Messa più frequentata da chi a Messa non ci va mai. Sì: è la Messa della notte di Natale. La Messa di mezzanotte. La Messa “a cui si va”: “io a Messa durante l’anno a Messa non ci vado mai, ma a Natale sì: a quella di mezzanotte”. Io la chiamo la Messa degli atei.
Il parroco li riconosce proprio perché non li conosce, proprio perché nella sua chiesa non li ha mai visti. Anche noi li conosciamo perché sono i nostri parenti che interrompono la tombolata dopo il cenone per andare a Messa: loro, quelli che non ci credono, ma che alla Messa di mezzanotte a Natale “ci si va”.
Mi raccontava una signora tempo fa che fin da ragazza, la sera di Natale, lo zio comunista convinto e militante – un comuniste d’una volta – si alzava ad accompagnarla a Messa e se ne stava lì davanti al presepe nella parrocchia di quando era ragazzo e diceva che in quel momento lì, lui, “a quelle cose” ci credeva.
Come tutti i fatti che riguardano l’uomo lo sa Dio cosa abbiamo nel cuore: noi sappiamo solo quello che vediamo. Per questo io non appartengo alla schiera dei preti che dicono: meglio non fare il teatrino, non serve a niente andarci solo una volta, che senso ha che sia come i cappelletti al brodo che si mangiano al pranzo del 25, dopo aver rigorosamente mangiato pesce la sera del 24.
Io preferisco lasciarmi interrogare da questi parrocchiani misteriosi che escono col buio una volta l’anno. Se da una parte sorrido se vedo tra loro qualcuno che il resto dell’anno sostiene di non credere alle radici cristiane della nostra Europa, dall’altro prego e spero che la Luce che nasce a mezzanotte arrivi come linfa dalle radici alle foglie e sia luce sempre, non solo alla mezzanotte per eccellenza.
E dico loro Buon Natale.
Di Don Mauro Leonardi
Tratto da IlFaroDiRoma