Inaugurati ieri sera a Betllemme due ambulatori oculistici, uno per i bambini all’interno del Caritas Baby Hospital ed uno presso la sede della Misericordia per tutta la popolazione, realizzati dalla Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia insieme alla Federazione delle Misericordie Toscane.
Per i bambini e le famiglie che vivono in Terra Santa accedere ad un servizio semplice, com’è quello oculistico, è quasi impossibile. Sono questi i motivi che hanno spinto le Misericordie a sostenere e realizzare questa esperienza che sarà anche un modo per mantenere viva la relazione con il territorio, entrando quotidianamente in contatto con le famiglie in difficoltà monitorandone necessità e bisogni.
Ogni mese una equipe di medici oculisti italiani, accompagnati in alcune missioni anche da tecnici ortottisti, saranno presenti in Terra Santa . Entrambi gli ambulatori sono stati allestiti con attrezzature nuove e di ultima generazione. L’iniziativa è aperta ad altri professionisti che siano interessati a vivere questa straordinaria esperienza umanitaria.
La delegazione delle Misericordie, che in questi giorni è a Betlemme per una serie di incontri con le tante realtà cattoliche, è guidata dal presidente confederale Roberto Trucchi, dal Correttore nazionale monsignor Franco Agostinelli, vescovo di Prato, e dal presidente della Federazione regionale della Toscana Alberto Corsinovi.
Alla manifestazione di inaugurazione erano presenti il viceministro della Sanità palestinese Asad Ramiawi, il console generale d’Italia a Gerusalemme, Davide La Cecilia, il vicesindaco di Betlemme, Issam Juha, padre Ibrahim Faltas, economo della Custodia della Terra Santa.
Rispondendo alle parole di saluto del presidente Trucchi, il viceministro Ramiawi ha ricordato l’importanza della cooperazione sanitaria italiana in Palestina sottolineando quanto l’iniziativa della Misericordia a Betlemme colga un bisogno effettivo della popolazione.
La Confederazione delle Misericordie è presente a Betlemme dal 2014 e svolge aiuto sanitario e assistenza sociale alla popolazione palestinese. Negli ultimi mesi in aiuto dei volontari locali oltre 100 confratelli delle Misericordie italiane si sono alternati in Terra Santa.
Redazione Papaboys (Fonte www.avvenire.it)