La Nazionale Italiana Cantanti a Gerusalemme per quattro giornate fitte di incontri ed iniziative benefiche. Sono stati accanto anche ai ragazzi del Terra Santa School, la scuola francescana di Gerusalemme.
Dal 28 al 31 ottobre, la nota squadra di calcio composta da artisti musicali italiani, che da quasi 40 anni “si esibisce” sui campi sportivi di tutto il mondo in partite a scopo benefico, è venuta in Terra Santa per un viaggio particolare.
Sono trascorsi quasi venti anni dalla celebre ‘Partita del Cuore’ avvenuta nel 2000 a Roma tra cantanti e giocatori italiani contro una squadra mista di palestinesi e israeliani.
Fu la prima volta nella storia in cui israeliani e palestinesi giocarono nella stessa squadra ed il match si svolse alla presenza del ministro israeliano della Cooperazione regionale Shimon Peres e del presidente dell’Autorità palestinese Yasser Arafat. “Fu un evento simbolico”, dichiara Niccolò Fabi, cantautore italiano che prese parte alla partita e alla delegazione che si operò per la riuscita dell’evento. “Per me fu incredibile, da artista, poter entrare a contatto di un meccanismo politico e diplomatico di realtà molto più grandi e complesse
”. Fabi ricorda con emozione i momenti a Ramallah a fumare narghilè con Arafat ascoltando le sue ragioni e gli sforzi con Perez per rendere nel modo migliore la simbolicità di quell’evento. “Fu l’ultima volta che Perez e Arafat si fecero vedere insieme e si strinsero la mano, poi – da lì a poco – cominciò la seconda intifada e purtroppo quel minimo di distensione che sembrava esserci fu di nuovo perduta” commenta con amarezza.Dopo quasi venti anni dall’incontro, Fabi ritorna in Terra Santa, insieme alla squadra guidata oggi dal presidente Paolo Belli, per quattro giornate fitte di incontri ed iniziative benefiche: dalla visita al Centro Peres for Peace, agli incontri istituzionali con l’Amministratore Apostolico mons. Pizzaballa, l’Ambasciatore e il Console italiani e la visita alle tombe dei due presidenti, con la conclusiva ‘Partita del Cuore’ giocata nello stadio Al-Khader di Betlemme contro una squadra di artisti e giocatori palestinesi.
“Gli incontri sono la parte più importante del viaggio, e soprattutto, la parte più importante della Nazionale Cantanti, il cui scopo non è semplicemente devolvere del denaro in beneficenza, ma anche far sentire riconosciute e gratificate tutte quelle realtà sparse per l’Italia e a livello internazionale che si muovono in progetti non sempre facili da realizzare
” commenta Fabi.Neri Marcorè, attore e conduttore televisivo, altro emblematico volto della Nazionale Cantanti, ha ricordato come nel corso dei 40 anni di attività, l’associazione abbia raccolto più di 92 milioni di euro in iniziative solidali.
L’arrivo degli artisti al Terra Santa School è stato accolto con gioia da tutti i bambini e ragazzi che hanno presentato la scuola, recitato poesie e canzoni “La cosa che mi ha colpito è tutta la preparazione che c’è stata per incontrarci, dai bambini dell’asilo ai più grandi” dichiara Briga, giovane cantautore. “Un benvenuto molto particolare e in tre lingue, inglese italiano ed arabo. Mi sembra chiaro che in questa scuola cresceranno bambini poliglotti e aperti al mondo!”
Il presidente della squadra, Paolo Belli, emozionatissimo nel suo primo viaggio in Terra Santa, si è messo a scherzare con le classi festanti: “Mi piace essere artista e mi piace giocare, soprattutto con i bimbi. Oggi ho giocato con i bimbi ma in realtà erano loro che facevano giocare me. Ho l’impressione che i bambini abbiano molta voglia di pace. Noi diamo loro musica e calcio, componenti fortissime per aggregare le persone, ma in questi giorni cercherò di dare loro quello che loro danno a me”.
I bambini hanno da sempre un posto speciale nel cuore degli artisti della nazionale: oltre alla visita del Terra Santa School, diretta dal promotore dell’incontro fra Ibrahim Faltas, gli altri appuntamenti del viaggio solidale previsti insieme all’autrice di libri per ragazzi Elisabetta Dami, la celebre ideatrice di Geronimo Stilton, sono alla scuola Santa Maria Ausiliatrice e alla scuola per ipovedenti Helen Keller di Bet Anina.
È stato Briga, uno dei più giovani in campo, a sottolineare l’importanza della scuola in questa complessa realtà, riconoscendo il ruolo fondamentale dei francescani e di associazioni come Associazione pro Terra Sancta che sostengono progetti educativi: “Poter constatare che qualcuno sia venuto qui per poter risollevare le sorti di una terra che spesso è stata maltratta nel corso della storia è una cosa meravigliosa. Possiamo osservare con i nostri occhi quanto qualcuno qui si sia impegnato per poter garantire un’integrazione, mettendo insieme bambini cristiani e musulmani sin dalla tenera età, insegnando loro il rispetto delle diversità”.
Fonte www.proterrasancta.org
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