24.02.2022 – 24.02.2023. Nel nostro pianeta ci sono ovunque guerre e guerriglie che durano nel tempo, ma quella dell’Ucraina potrebbe essere la morte dell’umanità o la svolta per un’era di pace per il mondo. Dipende anche da noi!
Leggo su Wikipedia che l’invasione russa dell’Ucraina del 2022 è l’offensiva militare iniziata dalle Forze armate della Federazione Russa il 24 febbraio 2022 – un anno fa esatto – segnando così una brusca escalation del conflitto russo-ucraino in corso dal 2014. Effettivamente il 2 maggio del 2014 ad Odessa sostenitori del Governo di Kiev appiccarono un incendio alla sede dell’Unione dei Sindacati e morirono 30 rifugiati filorussi.
Il Governo russo chiese all’Ucraina e agli alleati occidentali di assumersi le responsabilità dell’accaduto. Molti fanno finta di non sapere che la risposta all’appello dei russi fu che, invece d’intervenire per spegnere un incendio scoppiato fra popoli legati da stretti vincoli d’ogni genere, coloro che potevano e dovevano disinnescarlo lo hanno invece ingrandito ancor più con il risultato di aver martirizzato l’amico popolo ucraino che certamente non sognava la guerra, come neppure tanta gente in Russia.
Questo tradimento della pace aiuta ad avere una visione oggettiva della situazione e fa evitare che, come in un match sportivo, l’opinione pubblica continui a schierarsi da una parte o dall’altra.
La pace è missione di tutti e la storia dimostra che le guerre sono inutili stragi mentre a pagarne le spese sono sempre i poveri.
Questa guerra non avrà vincitori, perché è già la sconfitta di tutti: la Russia, l’Europa, e anche il resto del mondo, si trovano in un vortice autodistruttivo con il terribile rischio di un’ecatombe nucleare se i responsabili politici non decidono in fretta e concretamente di scendere a compromessi per costruire la pace.
Siamo onesti: unica voce che fin dall’inizio chiede e grida “pace, pace!” è quella del Papa. Ma chi l’ascolta?
A coloro che credono in Dio Padre di ogni essere umano, resta qualcosa che tutti possono e devono fare: è la risorsa infallibile, che già in altri tempi ha compiuto il miracolo della pace: preghiera e digiuno. I cristiani sono in Quaresima, fra un mese inizierà il Ramadam per i mussulmani e il 24/25 settembre 2023 sarà per gli Ebrei lo Yom Kippur: ogni credente preghi e digiuni seguendo le proprie tradizioni! Per noi cattolici l’arma da impugnare ogni giorno sia la recita del Rosario, per formare una mistica catena che imprigioni finalmente il demone dell’odio e della violenza.
Se perseveriamo uniti, il sogno della pace diventa realtà, altrimenti, come osservava Mahatma Gandhi, “occhio per occhio e dente per dente, serve solo a rendere il mondo più cieco”.
di Mons. Giovanni D’Ercole
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