La seconda giornata dedicata al 70° anniversario della nascita al Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta è incominciata in Chiesa Matrice alle ore 9:00 con la recita della Lodi alla Divina Volontà presiedute dal vicario zonale Don Giuseppe Lobascio.
La mattinata è proseguita con le relazioni di Padre Luigi Borriello e Don Francesco Armenti. Il primo, dopo una premessa sull’influenza inevitabile che il contesto storico ha su ogni figura mistica, inclusa Luisa Piccarreta, si è soffermato su due concetti chiave per la comprensione del significato di “vittima sacrificale”: Giustizia e Misericordia.
«Dio è Giustizia e Misericordia, Dio è Amore viscerale che ha permesso che suo figlio Gesù, il Giusto, l’unico agnello immacolato, si sacrificasse per gli ingiusti pagando un caro prezzo. E lo ha fatto solo per amore di tutti gli uomini. Cristo è la concretezza dell’Amore di Dio che si esprime nell’Eucarestia che ci assimila a Lui.
Dunque, partecipare alle sofferenze di Cristo, come fanno i mistici, con la consapevolezza che Cristo ha compiuto il sacrificio totale, ripara i peccati, elimina la distanza che il peccato instaura tra Creatore e creatura.
Ma i tempi cambiano e anche il significato del sacrificio assume altre accezioni: oggi il sacrificio può essere anche accettare una persona molesta».
Nella vita di Luisa Piccarreta, come ha specificato Don Sergio, sin dalla sua infanzia si evidenzia la sua vocazione di vittima che col tempo si specifica nel sacrificio della volontà partecipando alla sofferenza di Gesù. Ma ogni cristiano ha la sua vocazione.
«L’essenza della Mistica – ha poi specificato Don Francesco Armenti – è la vita battesimale autenticamente vissuta che conduce all’unione con Dio. Dio non è geloso, dà tutto di se stesso. I mistici sono come antenne per ogni battezzato. Poiché il finito non può mai raccontare l’Infinito, nessun’uomo si eleva se Dio non lo eleva. Il sentire mistico non è razionale, intellettuale. Nessun mistico sa spiegare quello che gli capita. Il linguaggio dei mistici è quello dell’Amore. E l’Amore non si spiega».
Prima di proporre un parallelismo tra Luisa Piccarreta e altri mistici più o meno conosciuti, Don Francesco ha sottolineato quanto il Signore non si è mai risparmiato di chiamare, in ogni periodo storico, donne e uomini che potessero diventare testimoni della Parola di Dio, affermando che il 5° Vangelo è la testimonianza della gente: la Rivelazione divina non è mai conclusa e i grandi rinnovamenti nella Chiesa sono sempre stati prodotti dalle esperienze spirituali dei Santi che hanno espresso il desiderio di vivere il Vangelo alla lettera. E ogni santo, che sia canonizzato o no, è necessario, come tessera di un mosaico, per la Parola.
«I fenomeni mistici – ha affermato Don Francesco – sono effetti secondari dell’Amore; la giustizia di Dio è la Misericordia. E vivere la Divina Volontà, che è più importante di Fare la Divina Volontà perché noi non siamo schiavi bensì figli, è amare Dio non secondo precetti ma con il cuore.
Ma come è possibile – si chiedeva Luisa Piccarreta – che io possa vivere nella Divina Volontà?
È possibile perché lei ha ricevuto un dono da Dio in tempi così tristi».
Conclusa la sessione mattutina, la giornata è continuata a Trani, nella Cattedrale dove, dopo la preghiera dell’”Orologio della Passione”, in particolare l’Ora XXII, Padre Borriello ha presentato, assieme a Don Francesco Armenti e alla prof.ssa Maria Rosaria Del Genio, autrice della Biografia ufficiale, il “Nuovo Dizionario di Mistica”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana, nella quale è stata inserita anche La Serva di Dio Luisa Piccarreta. (per approfondimenti si rimanda a “LO STRADONE” del mese di Dicembre 2016)
La Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo Mons. Pichierri ha concluso la “festa” organizzata dall’Associazione “Luisa Piccarreta PFDV” in occasione del 70° anniversario della nascita di Luisa al Cielo e 30° anniversario della nascita della stessa associazione.
Fonte: www.lostradone.it