I genitori di Giorgia Kus, la piccola bambina di 4 anni affetta da una malattia misteriosa ed in terapia intensiva da tre settimane, hanno lanciato un appello ed una raccolta fondi su Facebook.
.Una bambina di soli 4 anni si trova ricoverata presso il reparto di terapia intensiva del Policlinico di Padova da quasi un mese. La piccola Giorgia Kus è affetta da una malattia misteriosa che i medici non sono riusciti ancora a determinare e nonostante i numerosi tentativi per cercare di stabilizzarla, le sue condizioni continuano a peggiorare
. A raccontare il terribile dramma sono proprio i genitori della piccola Giorgia, William Kus di 34 anni e Francesca Doretto di 27, i quali attraverso un post su Facebook hanno lanciato anche una raccolta fondi che ad oggi ha raggiunto gli oltre 16mila euro sui 50mila totali.“Ciao a tutti lei è Giorgia e ha 4 anni. Attualmente è ricoverata in terapia intensiva al Policlinico di Padova. A causa di una malattia al momento sconosciuta Giorgia è attaccata ad un polmone artificiale. I suoi polmoni e il suo cuoricino non riescono a fare tutto da soli“. Cosi attraverso un post su Facebook i genitori di Giorgia Kus, una bambina di soli 4 anni, hanno raccontato il calvario che stanno attraversando. La piccola si trova ricoverata in terapia intensiva al Policlinico di Padova dallo scorso 13 settembre a causa di una misteriosa malattia che i medici non sono riusciti a determinare. Le sue condizioni purtroppo continuano a peggiorare e pochi giorni fa i medici le hanno riscontrato un pneumotorace, ovvero un buco in uno dei polmoni. Il dramma di Giorgia, come raccontato dai genitori, William Kus di 34 anni e Francesca Doretto, è iniziato due anni fa: “Il tutto – si legge nel post- è iniziato quando Giorgia ha iniziato a camminare male a seguito di una forte febbre più di due anni fa. Le era stata diagnosticata una semplice lassità legamentosa per la quale era stata sottoposta a controlli periodici. Purtroppo nel giugno di quest’anno Giorgia è peggiorata drasticamente, quasi da non riuscire più a camminare. Portata al Burlo Garofalo, a seguito di una risonanza magnetica, hanno riscontrato che il suo midollo spinale era infiammato fino alla base del collo e aveva un edema rigonfio. Curata per diagnosi di mielite trasversa, con cortisone e immunoglobuline, dopo 10 giorni dalle dimissione, in seguito ad una febbre alta l’abbiamo portata al pronto soccorso perché paralizzata dal collo in giù, con momentanea perdita della funzionalità anche della vescica e dello stomaco. Le hanno fatto –proseguono i genitori della piccola– sei cicli di plasmaferesi (una dialisi del sangue per pulirlo), diverse rachicentesi (punture lombari che servono per prelevare il liquido cefalorachidiano), 2 ulteriori cicli di immunoglobuline, cortisone ed infine un potente immunosoppressore (Rituximab)
“.Queste cure non hanno avuto l’effetto sperato: “Purtroppo -scrive su Facebook la famiglia- tutto questo non è servito a molto, anche se Giorgia aveva iniziato a muovere le braccine e un po’ i piedini, perché dopo 20 giorni di ricovero le hanno riscontrato un problema respiratorio che ha portato anche scompensi al cuore. A questo punto è stata trasferita d’urgenza a Padova per eseguire un piccolo intervento al cuore (cateterismo). Questo non è stato possibile viste le condizioni gravi dei polmoni di Giorgia. Dopo alcuni giorni -scrivono i genitori- l’hanno dovuta intubare perché l’infiammazione ai polmoni, era troppo estesa e lei faceva fatica a respirare e il cuoricino era molto affaticato, inoltre le si era bloccato il midollo ossesso e non produceva più niente, ma fortunatamente, grazie ad un farmaco adesso funziona di nuovo perfettamente. Purtroppo nonostante le abbiano somministrato tantissimi tipi di antibiotici l’infiammazione polmonare non vuole passare e adesso come ho scritto all’inizio l’hanno dovuta attaccare al polmone artificiale e le stanno somministrando un farmaco, Ciclofosfamide, nella speranza che si disinfiammino. Non si riesce a trovare la causa di questo incendio che si autoalimenta e Giorgia è in sedazione profonda da più di tre settimane. Il problema della paresi agli arti al momento è diventato secondario (non possono farle nemmeno la risonanza magnetica per verificare se il midollo sia disinfiammato), quindi non sappiamo se Giorgia potrà camminare di nuovo oppure no“.
I genitori della bambina concludono il messaggio lanciando un appello: “Adesso l’unico pensiero è salvare i polmoni e pian piano risvegliarla. Se qualcuno ha avuto qualcosa di simile o qualche dottore può darci una mano con il caso ci contatti. I medici di Padova ci hanno consegnato una relazione dettagliata da consegnare a chiunque volesse visionarla e fornire un consulto. Ringrazio fin d’ora chiunque possa essere d’aiuto anche a nome della mia bambina“. La famiglia della piccola Giorgia ha lanciato anche una raccolta fondi di 50mila euro che ad oggi ha ricevuto oltre 16mila euro di donazioni da parte di circa 530 persone.
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