Corpus et Salus

La piccola Lexie, 9 anni, affetta da paralisi cerebrale, ha salvato la vita al suo fratellino!

Una storia di coraggio, grinta, superamento dei propri limiti. Nonostante la disabilità grave, si può lanciare il cuore oltre l’ostacolo e salvare, finanche, una vita umana.

Così ha fatto Lexie Comeau-Jackson, una bambina di nove anni che vive ad Halifax, la città più importante della stato di Nuova Scozia (Canada). Non può parlare o camminare a causa di una paralisi cerebrale, ma nonostante questo è riuscita a salvare il fratellino di 18 mesi. Un gesto davvero eroico per lei, come racconta la sua mamma alla CtvNews (4 luglio).

La donna si trovava al piano di sopra e stava preparando proprio la festa di compleanno di Lexie insieme a tutta la famiglia, quando la bambina ha cominciato a urlare come «mai in vita sua».

Urlava e indicava la porta
La prima ad accorrere è la nonna che si è precipitata al piano di sotto scoprendo che il piccolo non era con Lexie.

«Lexie stava urlando e indicando la porta», ha detto la nonna, che in quel momento ha visto spuntare la testa del piccolino dall’acqua. La donna si precipita vicino alla piscina e tira fuori il nipotino, mentre accorre tutto il resto della famiglia.

Le urla e i gesti di Lexie sono stati decisivi per il salvataggio. Subito dopo sono stati chiamati i soccorsi e il piccolo è stato accompagnato in ospedale per degli accertamenti, per fortuna tutti negativi.




“Temevamo il peggio”
«In quel momento ero spaventata a morte – ha proseguito la mamma di Lexie – Temevamo il peggio, lo abbiamo abbracciato un milione di volte. In due secondi una vita può cambiare e siamo così grati a Lexie per averci subito avvertito» nell’unico modo in cui poteva.

Il premio per Lexie
L’incidente è accaduto il 5 maggio e, ma il 5 luglio la piccola Lexie Comeau-Jackson ha ricevuto una targa d’onore dal Consiglio regionale di Halifax e dal sindaco della città Mike Savage.

Lexie ha dimostrato che chiunque può salvare una vita. «Non è necessario essere in grado di camminare, parlare e avere tutti i sensi – ha detto la nonna – Puoi comunque farti sentire ed essere d’aiuto. E sì, lei lo ha fatto, ha salvato la vita al fratello» (Quotidiano.net, 6 luglio).

Fonte it.aleteia.org

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