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Francesco presiede la Messa a Casa Santa Marta nel martedì della Settimana Santa.
L’antifona d’ingresso, che il Papa legge all’inizio della celebrazione, è tratta dal Salmo 26: “Non consegnarmi in potere dei miei nemici; contro di me sono insorti falsi testimoni, gente che spira violenza”. Nell’introduzione, Francesco rivolge il suo pensiero agli innocenti perseguitati:
In questi giorni di Quaresima abbiamo visto la persecuzione che ha subito Gesù e come i dottori della Legge si sono accaniti contro di lui: è stato giudicato sotto accanimento, con accanimento, essendo innocente. Io vorrei pregare oggi per tutte le persone che soffrono una sentenza ingiusta per l’accanimento.
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Nell’omelia, ha commentato le letture odierne, tratte dal Libro del profeta Isaia (Is 49, 1-6), il secondo canto del Servo, e il Vangelo di Giovanni (Gv 13, 21-33. 36-38) che parla del tradimento di Giuda e del rinnegamento di Pietro.
Chiediamo la grazia – ha detto – di perseverare nel servizio, nonostante le nostre cadute.