Il 14 giugno 2009 Asia Bibi è stata incarcerata. Un anno dopo è stata condannata a morte per blasfemia, e dal 2013, dopo due rinvii, languisce in una delle tre celle senza finestre del braccio della morte del penitenziario di Multan.
Un anno dopo che la Corte Suprema del Pakistan ha respinto il suo appello tra le minacce di morte di 150 mufti (esperti legali musulmani) contro chiunque assista i “blasfemi”, il caso non è andato avanti di un solo passo. Il 30 agosto, Asia Bibi aveva trascorso ormai 3.000 giorni in prigione.
Ecco la preghiera che ha composto in occasione delle celebrazioni pasquali e che la accompagna nella sua detenzione:
Signore risorto, permetti a tua figlia Asia di risorgere con te. Spezza le mie catene, fa’ che il mio cuore sia libero e possa oltrepassare queste sbarre, e accompagna la mia anima perché sia vicina a chi mi è caro e rimanga sempre accanto a te.
Non abbandonarmi nel momento del bisogno, non privarmi della tua presenza. Tu che hai subito la tortura e la croce, allevia la mia sofferenza. Tienimi accanto a te, Signore Gesù.
Nel giorno della tua resurrezione, Gesù, voglio pregare per i miei nemici, per chi mi ha fatto del male. Prego per loro e ti supplico di perdonarli per il male che mi hanno inflitto.
Signore, ti chiedo di rimuovere ogni ostacolo perché possa ottenere la benedizione della libertà. Ti chiedo di proteggere me e la mia famiglia.
Fonte it.aleteia.org