4.1 La consacrazione: nella notte in cui fu tradito
Momento centrale di tutta la celebrazione della Santa Messa è la consacrazione eucaristica. Questo grande momento ci riporta con la mente e il cuore nel cenacolo. Innanzitutto, cosa avviene qui? Giuda tradisce l’amico più caro, vende per trenta tre denari il suo Maestro. Due gesti opposti quello di Gesù e dell’Apostolo Giuda. Gesù si dona all’uomo, lo serve, si china per lavargli i piedi, lo ama sino alla fine e per Lui la fine non è la morte di croce solamente. Istituendo l’Eucaristia, ci insegna che il suo è un amore la cui fine è la fine del mondo. Fino a quel giorno l’uomo avrà sempre la possibilità di incontrarsi nell’Eucaristia con l’amore di Gesù.
Da una parte abbiamo l’egoismo che non si arresta neanche dinanzi al tradimento verso un amico, con il quale aveva condiviso tre anni di vita. Dall’altra c’è, Gesù, il cui amore è oltre ogni misura. Gesù è l’amore che crea l’Eucaristia.
La Scrittura, ponendo in contrasto Gesù e Giuda, il peccato dell’uno e l’amore dell’altro, e ricordando il tradimento proprio nel momento centrale dell’attualizzazione del sacrificio della croce, intende ammonirci che anche noi che siamo della cerchia di Gesù, che partecipiamo alla sua cena possiamo trasformarci in traditori dell’amore, essere di coloro che consegnano Gesù al mondo per essere nuovamente giudicato, schernito, flagellato, inchiodato, ucciso. Ci insegna anche qual è la nostra vocazione: quella di essere come il Maestro divino, chiamati a divenire poveri in spirito e consegnare interamente la nostra vita all’amore. Al cristiano la scelta: essere come Giuda, o come Cristo Gesù.
Alcune domande per la meditazione:
- Comprendendo bene il gesto di Giuda, posso dire di assomigliargli in qualcosa?
- Ho mai tradito Gesù?
- Ho mai tradito i miei fratelli.
preghiera
Signore Gesù, spesso con tanta facilità diciamo di amarti, ma poi non sappiamo cos’è l’amore se ti rinneghiamo, ti tradiamo, ci allontaniamo da te. Abbia ancora pazienza con noi. Aiutaci e sorreggici con la tua grazia e il tuo amore infinito. L’Eucarestia sia per noi forza e luce per scegliere sempre il bene e mai il male. Amen.
4.2 La consacrazione: Gesù prese il pane e rese grazie
Nel Cenacolo Gesù dona il pane della vita ai suoi discepoli. Lo dona spezzandolo. Il pane è uno, si spezza; spezzandolo non si divide, si moltiplica. Gesù chiede al Padre che da questo momento in poi, il suo corpo sia moltiplicato per tutte le generazioni. D’ora in poi ci sarà un solo modo di andare agli altri in modo corretto, santo. Ognuno è chiamato a spezzare se stesso, a donarsi, ad offrirsi. Ciò che noi abbiamo è dono di Dio, non è frutto nostro; noi non abbiamo niente.
Così agendo, tutta la vita dell’uomo è vista come un dono di Dio, ma anche un dono posto dall’uomo nelle mani di Dio. Anche per noi è possibile prenderci tra le mani, alzare gli occhi al cielo, darci al Padre perché Lui ci spezzi e ci dia ai suoi figli, ai nostri fratelli. È possibile, ma ad una condizione, che la nostra fede sia simile a quella di Gesù, che la nostra carità sia capace di farci divenire così poveri in spirito da neanche possedere noi stessi, perché interamente ci siamo consegnati nelle mani del Padre, perché sia Lui a disporre di noi secondo il suo arcano mistero di salvezza per noi e per gli altri.
Alcune domande per la meditazione:
- Mi considero un dono di Dio per i miei fratelli?
- Come vivo concretamente questo dono di Dio? Cosa faccio?
- So cosa significa spezzarsi per gli altri.
preghiera
Signore Gesù rendici dono, offerta gli uni per gli altri e aiutaci a comprendere che è solo dando che si riceve. Amen.
4.3 Il mio Corpo. Prendete, e mangiatene tutti
Gesù dona il suo Corpo. Tutti devono prenderlo e mangiarlo. Esso è dato perché l’uomo non muoia; per questo bisogna mangiarlo. Se mangiare il pane è il comando di Gesù, perché i suoi discepoli spesso, si allontanano da questo comando? La risposta si deve cercare nella tentazione, cui ogni cristiano viene sottoposto. Gesù ha detto: “Prendete e mangiatene tutti”, la tentazione cosa suggerisce? Non prendete e non mangiate! Il mangiare il pane di Cristo viene fatto passare come un fatto inutile, una cosa da niente, inopportuna, non necessaria, pura pratica devozionale.
La tentazione sa che allontanando i cristiani dal pane spezzato, questi si immergono necessariamente nel peccato; non c’è possibilità che si possa vivere una vita onesta, giusta, santa, corretta senza la frequenza assidua al pane della vita, che guarisce e aiuta a crescere, a camminare di perfezione in perfezione fino al raggiungimento della santità. Chi vive senza il pane della vita è senza vita spirituale.
Se comprenderemo ciò che Gesù ha fatto in questa notte in cui veniva tradito, si saprà perché la tentazione è così accanita contro questo sacramento e perché molti sono caduti in essa, sapremo anche cosa fare per non cadere e per avere sempre una relazione di fede pura e schietta con il farmaco della vita e dell’immortalità.
Alcune domande per la meditazione:
- Mi accosto ogni domenica all’Eucarestia?
- Ricevo il corpo di Cristo in stato di grazia o con il peccato nel cuore?
- Invito i miei fratelli ad accostarsi all’Eucarestia?
preghiera
Gesù, pane di vita e farmaco di immortalità, noi ti adoriamo, di benediciamo e ti rendiamo grazie. Ti crediamo presente, vivo, vero, reale nel Sacramento dell’Altare. Concedici la grazia di cibarci di Te, sempre con cuore retto e giusto. La tua Eucarestia sia la nostra salvezza e quella dei nostri fratelli. Amen.
4.4. Fate questo in memoria di me
La preghiera di consacrazione termina con un invito da parte di Gesù. Egli vuole che i suoi discepoli, fino alla consumazione del mondo, facciano in sua memoria ciò che Lui ha fatto nella notte in cui fu tradito. Questo memoriale deve imprimere nelle menti e nei cuori di ogni credente il ricordo di quanto Dio ha fatto per loro in Gesù. È un memoriale vivo, attuale, differente da ogni altro. Ci è dato perché mangiandolo, anche noi diventiamo parte di questo mistero, siamo pervasi del suo dono d’amore, viviamo la vita a completa sua immagine.
In pratica, Gesù vuole che quanto ha fatto Lui in quella notte santa, venga fatto da ogni suo discepolo. Durante la Santa Messa, per mano del Sacerdote, Cristo viene presentato al Padre ma non come un ricordo, o racconto di quanto Cristo ha fatto per noi. Ciò che si presenta a Dio è vero sacrificio, anche se incruento; è l’attualizzazione di quella morte.
Alcune domande per la meditazione:
- Io mi sento un sacrificio unito a quello di Cristo?
- Come mi preparo a celebrare questo sacrificio con Cristo
preghiera
Vergine Madre, ti chiediamo di sostenerci come hai sostenuto Gesù, di pregare per noi e di assisterci con la tua presenza di Madre, perché il nostro sacrificio sia perfetto in Cristo. Sia la nostra vita il memoriale nel mondo di quella morte vissuta interamente per la gloria del Padre. Tu ci assisterai e noi compiremo il comando di Gesù facendoci in Lui memoriale di vita per il mondo presso Dio. Amen.
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La Santa Messa nutrimento per la famiglia Cristiana. PARTE PRIMA – I Riti di introduzione
La Santa Messa nutrimento per la famiglia Cristiana. PARTE SECONDA – La Liturgia della Parola
La Santa Messa nutrimento per la famiglia Cristiana – PARTE TERZA – Liturgia eucaristica
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A CURA DI DON FRANCESCO CRISTOFARO
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