La storia di Elisabetta che diventa suora e lascia tutto
Elisabetta Lanfranconi, una giovane ragazza laureata di 27 anni, ha deciso di abbandonare tutto per diventare suora di clausura.
(Fonte newnotizie.it – Maria Mento)
LA STORIA – Elisabetta, nata a Desio (Monza Brianza) nel 1992, aveva in tasca una laurea in Management ottenuta con il massimo dei voti e vanta nel suo curriculum due attività lavorative per due multinazionali, Accenture e Adecco.
Chiunque guardi dall’esterno la sua vita potrebbe pensare che questa ragazza, originaria della Brianza, con questo suo successo personale dovuto ad anni di studio e lavoro, abbia già raggiunto una certa soddisfazione personale. A volte, però, succede che nonostante il raggiungimento degli obiettivi che speravamo di fare nostri ci si senta incompleti, irrealizzati.
Perfino non consapevolmente, talvolta, e quando nella mente si fa finalmente strada il pensiero di desiderare qualcosa di diverso spesso ne rimaniamo sorpresi e spaventati. Talvolta rifiutiamo di accettare la realtà dei fatti e continuiamo a condurre una vita che alla lunga ci renderà infelici. A Laura, come ci racconta Libero Quotidiano, è successo questo: un giorno, grazie a un periodo di crisi, ha sentito la chiamata che l’ha portata ad avere la forza di scegliere, col cuore, di diventare una suora di clausura.
Il mondo del business e del lavoro di cui ha fatto brevemente parte, a un certo punto, non le è sembrato più così importante come pensava e così Elisabetta è entrata in crisi. Una crisi superata non immediatamente e che l’ha portata a intraprendere, per un breve periodo, l’esperienza dell’insegnamento nelle scuole. Ma la giovane si è resa presto conto che la forza della preghiera e la presenza di Dio, le stavano indicando la via da seguire: quella che l’avrebbe portata a indossare il velo.
Il 25 Novembre 2019, presso il Monastero dei Santi Quattro Coronati di Roma, Elisabetta Lanfranconi ha preso i voti. “È successo che il cassetto ‘Dio’, che prima aprivo e chiudevo come volevo, ad un certo punto si è aperto e non ha più voluto saperne di chiudersi”.