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La storia di Naelle insegna che è l’amore a moltiplicare il tempo

La storia di Naelle insegna che è l'amore a moltiplicare il tempoQuando Jonathan e Marine Dupré hanno scoperto che Naelle, la loro bimba di cinque anni, doveva essere operata per una grave malattia hanno deciso che avrebbero fatto di tutto per starle accanto durante la lunga terapia che sarebbe seguita.

Come farlo senza perdere il lavoro o rinunciare allo stipendio? Poiché in Francia è possibile tra colleghi scambiarsi giorni di riposo o di ferie i colleghi hanno organizzato una vera e propria colletta regalando loro 350 giorni di ferie pagate. Così potranno assistere la bimba per tutto il tempo necessario.

Spesso “avere i minuti contati” è un modo per dire che si deve andare via, che ci si vuole sganciare da un incontro improvviso e non gradito. Invece i minuti contati dei genitori di Naelle erano inversamente proporzionali alla loro voglia di stare insieme alla loro bimba. Minuto per minuto, appunto.

Come si fa? Come si fa a moltiplicare il tempo? Si fa come si fa sempre: con l’amore. L’amore, anche se non è sempre sesso, è sempre fisico. Per questo l’amore – quasi sempre – è tempo. È donare il proprio tempo. L’amore per il papà e la mamma di Naelle sono 350 giorni: regalati a loro dai colleghi e da loro regalati alla figlia.

Dimmi a cosa dedichi il tuo tempo e ti dirò, al di là dei tuoi proclami, qual è la tua gerarchia reale di valori. Mentre possiamo esercitare un certo dominio sullo spazio, non è possibile fare altrettanto con il tempo perché disponiamo esclusivamente dell’istante presente. E lo sappiamo. Possiamo dilatare il nostro spazio esistenziale comprando case e terreni o spostandoci più velocemente. Anche Internet, Skype e gli smartphone ci danno una certa libertà rispetto al “dove”. Ma rispetto “all’allesso” siamo inchiodati.

La vita è solo l’istante presente. Il tempo, al di là di come ne parliamo, non possiamo né risparmiarlo né buttarlo via perché abbiamo solo l’adesso. L’istante presente è una morsa da cui nessuno può sfuggire. Per questo dedicare tempo a una persona è il modo più vero di amarla. Per questo i genitori di Naelle hanno davvero amato la loro bambina e i loro colleghi sono stati amici per davvero.

Di Don Mauro Leonardi

Articolo tratto da L’Huffingtonpost


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