Il testo della preghiera che Natuzza recitava alla Vergine Santa…
“La Madonna mi ha detto che Gesù è triste. Il mondo rinnova continuamente la sua crocifissione. Quindi c’è bisogno di fare penitenze e di pregare molto.”
Allora le ho detto: “Ordinatemi, Madonna mia, e io faccio tutto quello che voi volete”. Lei mi ha risposto: “Parla con tutti i tuoi amici di fare un cenacolo in ogni famiglia, pure di tre o quattro persone. Cominciano così e poi piano piano s’ingrandiscono e la preghiera aumenta. Se fatto con fede e di continuo, se fatto con amore e senza fanatismo può crescere, può amare, può invogliare gli altri e il Signore sarà certamente più contento, perché alleggeriamo i suoi dolori”. Io ho parlato con le persone e a poco alla volta i Cenacoli sono aumentati.
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O Mamma del cielo, dispensatrice di grazie, sollievo dei cuori afflitti, speranza di chi dispera, gettata nella più desolante angustia sono venuta a prostrarmi ai tuoi piedi per essere da te consolata.
Mi respingerai forse? Ah! Non ci credo che hai il coraggio di mandarmi indietro. Il tuo Cuore di Mamma di misericordia spero che mi esaudirà! Povera me se tu non ci mettessi la tua mano. Io sarei certamente perduta!
E per questo io – nonostante fossi una povera ed indegna peccatrice – nella tribolazione che mi opprime ho avuto il pensiero di venire a piangere da Te. E coi gemiti, coi sospiri e con le ardenti lacrime che mi piovono dagli occhi, a Te grido, a Te alzo le mani stringendo la tua corona, invocandoti o gran Regina, consolatrice delle anime, tesoriera e dispensatrice di tutte le grazie, avvocata delle grazie più ardue, difficili e disperate.Tanti e tanti vedendomi così afflitta mi hanno detto: “ se vuoi la grazia in questa circostanza devi andare a pregare la Madonna, alla quale chiunque ricorre per grazie indubbiamente l’ ottiene ”. Io ho sempre pensato che la Madonna delle grazie fossi tu, o Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, al cui nome potente si rallegrano i cieli e l’ universo intero ti chiama e ti invoca Mamma di ogni grazia. Da quando sono nata io ho sempre sentito parlare che tu a tutto il mondo fai grazie. E a me no? Io la voglio e la voglio a forza.
Io sono venuta sicura. Non mi cacciare, ascoltami. Consolami e salvami, voglio da Te assolutamente la sospirata grazia… La voglio. Perdonami se approfitto della tua bontà.
Oh me, la povera afflitta! Se sola sola, ad esempio, unica al mondo non riceverò la grazia sospirata! O Mamma Santa, tutta piena di grazie, io ho tutta la speranza che Tu mi farai la grazia. Da te l’ aspetto, che sei la Mamma di tutte le grazie. Sono sicura che tu me la fai. E come farò se tu non me la fai?
No! Non permettere che esca la voce che tu abbandoni e non aiuti più i tuoi figli. Pure io sono una figlia! Né che si dica che una indegna tua figlia, avendoti pregata con lacrime di afflizione, dall’ afflittissimo suo cuore, non l’ hai voluta mai sentita e liberare, mentre tanti, senza numero, sono ricorsi e ricorrono ogni giorno al tuo Cuore Immacolato e sperimentano la potenza del tuo amore e senza ritardo ne ottengono le sospirate grazie. Ed io sola devo piangere in questa grande tribolazione?
Ah! No. Non te lo permetto! O mi neghi qui ai tuoi piedi che sei la Mamma di misericordia e la dispensatrice di tutte le grazie, o mi concedi senza altro la sospirata grazia. E se tu non mi ascolterai, senti che farò, o Mamma di grazie. Inginocchiata dinanzi a te, stringendo la tua Corona, Ti strapperò il manto, Ti stringerò le mani, Ti bacerò i piedi, Te li bagnerò di lacrime e tanto starò e tanto piangerò gridando, fino a quando Tu intenerita e commossa mi dirai: “ Alzati, che la grazia, Gesù, te l’ ha fatta ”. e me lo devi dire.
Grazie ti cerco, o Mamma mia. Fammi la grazia che ti cerco. Te la chiedo con tutto il cuore, te la chiedo con la voce di tutti i bambini del mondo che sono anime innocenti, di tutti gli innamorati, di tutti i figli tuoi devoti. Da te dunque l’ aspetto e tu me l’ hai da fare a forza. E ti prometto, o Mamma dal Cuore tenerissimo, che fino a quando la mia mente
avrà pensieri, la mia lingua mi accenta, il mio cuore mi palpita, sempre, sempre griderò a Te, e nelle ore del giorno e in quelle della notte ti sentirai chiamare piangendo: Mamma!
Quel grido, o Mamma, sarà il mio sospiro.
Restiamo così, o Mamma Santa?
Si, restiamo così! Affinché dopo tante lacrime e sospiri versati ai tuoi piedi potrò
venire a ringraziarti per la grazia speciale da te fatta. Amen.
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