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La supplica di Papa Francesco alla Via Crucis: ‘Signore, disarma la mano del fratello contro il fratello!’

Oltre diecimila persone insieme a Francesco per pregare nella suggestiva celebrazione del Venerdì Santo che torna al Colosseo, dopo due anni per la pausa del Covid. Nelle quattordici stazioni, i frammenti di vita quotidiana delle famiglie, la denuncia del “terrore” portato dalla guerra in Ucraina e la testimonianza di una coppia di migranti. Modificato il testo della XIII stazione: “Di fronte alla morte, il silenzio più eloquente delle parole”

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“Padre misericordioso… porta gli avversari a stringersi la mano, perché gustino il perdono reciproco… Disarma la mano alzata del fratello contro il fratello, perché dove c’è l’odio fiorisca la concordia”.

In un 2022 drammaticamente ferito da una guerra “crudele” e “sacrilega”, il percorso della Via Crucis che fa memoria del cammino di Cristo verso il Golgota si snoda nel crepuscolo di una strada gremita da diecimila fedeli e ravvivata dal baluginare dei flambeaux. Il buio cala presto sui Fori Imperiali, dove dagli altoparlanti si diffonde la supplica universale del Papa che chiede a Dio di disarmare la mano del fratello contro il fratello e dove in mondovisione famiglie di diverso tipo e provenienza condividono, attraverso le loro meditazioni, frammenti di vita quotidiana.

Diecimila fedeli al Colosseo per la Via Crucis del Papa
Diecimila fedeli al Colosseo per la Via Crucis del Papa

Di nuovo al Colosseo

Francesco rimane per tutto il tempo a capo chino e mani giunte, stretto nel suo cappotto bianco, assorto in una intensa orazione. Ogni tanto poggia una mano sugli occhi. Alle sue spalle le fiaccole illuminano l’enorme crocifisso allestito, come tradizione, sopra la collinetta dinanzi alla Basilica di Massenzio, al fianco della Via Sacra che attraversa tutto il Foro Romano fino al Campidoglio.

“Fa’ che non ci comportiamo da nemici della croce di Cristo, per partecipare alla gloria della sua risurrezione”.

Fa effetto udire la voce del Vescovo di Roma tornare a risuonare al Colosseo, dopo due anni dall’interruzione causata dal Covid di una tradizione mai sospesa dal 1964, da quando Paolo VI volle ripristinare il “pio esercizio” della Chiesa antica all’ombra imponente dell’Anfiteatro Flavio, in un itinerario che dai Fori Imperiali proseguiva fino all’Arco di Costantino. Per due anni di fila la Via Crucis si è svolta invece in una Piazza San Pietro desolata, alla presenza solo dei cruciferi, i portatori della Croce. Questa sera c’è invece un popolo grande a pregare insieme al Papa e insieme alle famiglie, accompagnate per le quattordici stazioni dal cardinale vicario, Angelo De Donatis, e dai vescovi ausiliari della Diocesi di Roma.

Il Papa in preghiera
Il Papa in preghiera

La preghiera del Papa

Con un filo di voce, il Papa prende parola al termine del rito. Si rivolge al Dio che fa “sorgere il sole sui buoni e sui cattivi” e invoca la conversione di tutti, affinché mutino “i nostri cuori ribelli” e “impariamo a seguire progetti di pace”. Segue un applauso spontaneo, sovrastato dal grido di un uomo: “W il Papa”. L’invito però di questa Via Crucis è al silenzio. Quello che – come si è recitato poco prima e come diceva anche il Papa nell’intervista di oggi ad A Sua Immagine – è l’unica risposta davanti alla sofferenza del prossimo.

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