Controvoglia e quasi fuori tempo massimo, spinto dal pressing incrociato e insistente dei pontieri pd e 5s, Giuseppe Conte cerca sul suo smartphone personale il numero di Matteo Renzi, gli manda un messaggino e, ricevuta una risposta incoraggiante, lo chiama.
Non manca molto alla salita di Italia Viva al Quirinale, il tempo per riscrivere una difficile relazione politica è oggettivamente poco, a fronte dei mesi passati – entrambi – a giocare a scacchi. «Matteo – è il passaggio più intenso di Conte –, mi dici cos’hai contro di me? Sembri mosso da motivazioni personali».
Dall’altra parte della cornetta Renzi sorride, sente aria di rivincita e gli dà la risposta che poi svela all’Italia al termine del suo colloquio con Mattarella: «L’ho detto al premier dimissionario quando ci siamo sentiti – dice l’ex premier ai cronisti –: Iv non ha problemi personali, non ci sono elementi caratteriali contro di lui».
Ci sono, invece, «enormi problemi politici». Non ultimo, il tentativo di costruire una maggioranza senza Iv. «Ti toccherà diventare vegano», scherza Renzi con riferimento alla dieta del senatore Ciampolillo, divenuto da alcuni giorni l’”icona” dell’operazione-responsabili. Ma prima ancora, contano le «mancate risposte» su numerosi dossier aperti: Mes, Recovery e giustizia in testa. In trenta minuti di colloquio, la polemica non manca ma nessuno dei due alza i toni sino alla rottura.
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