A Medjugorje la sua vita è cambiata!
Vi proponiamo una bellissima testimonianza risalente al 2004 di Manuel Reato, che in quell’anno era studente di Teologia di Torino, e aveva 23 anni.
A Medjugorje la sua vita è cambiata; qui ha imparato a cercare Dio e a pregare.
Dalla nascita è in carrozzina e nel cuore ha sentito forte la chiamata al sacerdozio.
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La testimonianza di Manuel
Manuel Reato: Sono venuto per la prima volta a Medjugorje nel 1990, avevo 10 anni. Ho sentito nel profondo del cuore la presenza della Gospa. Non sapevo il Croato ed è stato difficile seguire tutto quello che è avvenuto qui. il lavoro pastorale e di preghiera dei francescani e, in particolare, il programma di preghiera serale, sono stati per me una vera scuola.
Dopo il primo pellegrinaggio a Medjugorje, decisi di continuare a pregare come avevo fatto a Medjugorje. Ho iniziato a pregare il Rosario ogni giorno, ad andare regolarmente a Messa, a pregare per la guarigione come si fa qui a Medjugorje e in particolare al Venerdì l’Adorazione davanti alla Santa Croce.
Più il tempo passava, più il desiderio di venire a Medjugorje cresceva e quindi ho continuato a venire ogni anno, anche durante la guerra. Certo, c’era la paura, ma semplicemente io non potevo stare lontano da Medjugorje. Una sera, fra Slavko ha detto che non potevamo salire sulla collina perché c’era pericolo di bombardamenti, ma, quella stessa sera, lui fu il primo a salire e l’abbiamo seguito in molti. Mentre salivamo, ho pensato che avrei anche potuto morire, ma nello stesso momento, ho sentito una voce nel cuore: “Non temere Io sono qui”. Ho riconosciuto che quella era la voce della Gospa. Naturalmente, la paura è svanita e non solo in quel momento quella sera, ma per sempre. Queste sono state le mie esperienze iniziali a Medjugorje.
Ogni volta che vengo si approfondisce la mia esperienza di Dio e la mia preghiera. Attraverso l’Adorazione del Santissimo Sacramento, ho imparato che la preghiera è un dialogo con Gesù vivo.
Slavko Barbaric per me è esempio di vita
Il defunto fra Slavko Barbaric per me è esempio di vita. Quando ho sentito la chiamata al sacerdozio, mi sono impaurito e per questo vengo ogni anno. Ogni volta affido alla Gospa l’anno che mi sta davanti e le dico: “Madre, aiutami!”. Lei veramente mi ha sempre aiutato.
Prima di iniziare a studiare Teologia, dovevo finire la scuola e avevo grandi difficoltà. Sono venuto a Medjugorje e ho detto: “Gospa se davvero vuoi che io diventi sacerdote, aiutami a prepararmi per il seminario”. L’anno dopo sono venuto a Medjugorje con risultati molto alti degli esami che dovevo sostenere per potermi iscrivere a Teologia. Quindi, la Gospa mi ha dato la forza di affrontare e superare tutte le difficoltà e per questo le sono sempre grato.
Quando nel 1997 avete aperto le vostre pagine Internet ho gioito molto. Ho chiesto alla Gospa che mi facesse imparare il Croato e, poco a poco, ci sono riuscito. Mi ha aiutato molto il fatto che seguivo e seguo anche oggi i programmi di Radio “Mir” Medjugorje.
Più tardi, desideravo dare il mio contributo perché in Italia si sapesse la bellezza della Gospa, di questa Chiesa, di questo Santuario e di questo popolo. Ho cominciato a tradurre le omelie dal Croato in Italiano perché penso che sia importante che la gente capisca e anche i Sacerdoti. Ciò che si insegna qui a Medjugorje non è nulla di strano o di nuovo. Qui soltanto si mostra che Gesù è vivo e per questo in questo luogo molti giovani di tutto il mondo decidono di seguire Gesù e di dargli la propria vita. A Medjugorje si può dire: “Gesù è vivo!”. Questo è tutto ciò che la Gospa desidera dirci: Gesù è vivo.
Nel 2001, navigando in Internet, ho trovato una Lista italiana che si chiama “Informazioni da Medjugorje”. Mi sono iscritto subito e ho visto che molti non sapevano ciò che avveniva a Medjugorje giornalmente. Quando hanno saputo che so il Croato, mi hanno chiesto di iniziare a tradurre. Ho vissuto questo come una responsabilità, come un servizio alla Gospa e a Medjugorje che mi ha dato tanto. Ho iniziato a tradurre tutto ciò che potevo trovare in Croato. Col tempo il gruppo è cresciuto Questo servizio davvero mi riempie di gioia. Quando traduco qualcosa su Medjugorje, mi sembra di essere qui.
Prima di questa lista era stata fondato un altro gruppo “Innamorati di Maria” con l’idea di fondare un gruppo di preghiera in Internet. Regolarmente ogni mese riflettiamo sul messaggio della Gospa, ogni sera alle 21:00 ci ricordiamo a vicenda nella preghiera, ci scambiamo le intenzioni di preghiera tramite Internet e, attraverso le pagine ufficiali del Santuario, le inviamo regolarmente a Medjugorje. A volte ci incontriamo. Per il Festival dei Giovani qui è stato presente qualche iscritto e abbiamo avuto l’occasione di pregare insieme e stare insieme.
Dalla nascita sono in carrozzina
Dalla nascita sono in carrozzina, direi che “A Dio tutto è possibile”. Qui la Gospa ci dice sempre che Dio è Onnipotente, che è un Padre che ci ama. Proprio questa esperienza dell’infinito amore di Dio mi ha aiutato ad accettare il mio handicap. Questa profonda esperienza dell’amore e della fedeltà di Dio l’ho vissuta a Medjugorje, per intercessione della Gospa. Senza Medjugorje di sicuro oggi non sarei la persona che sono. Desidero dire a tutti i giovani handicappati che Dio è Onnipotente. Non abbiate paura di Dio e non arrabbiatevi con Lui! Lui vi aspetta, vi offre la sua mano, vuole prendervi per mano e desidera fare di voi un esempio e un segno per tutto il mondo. Quando siete in difficoltà, prendete per mano Maria, nostra Madre, la nostra Gospa, e vedrete e sperimenterete che davvero è come la Gospa ci dice nei suoi messaggi: che Lei è nostra Madre, è con noi, ci ama e intercede per noi.
Dio è grande, la Gospa è grande, è nostra Madre, Regina della Pace, desidera aiutarci tutti. Desidera che sperimentiamo l’amore di Dio e che sentiamo la sua presenza nella nostra vita.
Testimonianza per Radio “Mir” Medjugorje con Huanita Dragicevic
(Foto copertina da Stefan Wise LC)