La trappola dell’industria bellica. Un potere corruttivo più grande di ogni mafia

L’industria bellica è un business senza dubbio profittevole per i ‘mercanti’, che si basa sulla produzione di armi e sulla vendita di queste armi a governi e organizzazioni militari.

Gli effetti negativi sulla società sono eclatanti, ma niente e nessuno riesce a fermare queste organizzazioni che provocano ingenti perdite di vite umane, distruzione dell’ambiente, diffusione di malattie,  deterioramento dell’economia e della politica, ed in qualsiasi conflitto non fanno altro che foraggiare le relative escalation.

di Daniele Venturi

Le guerre, è evidente, costano enormi quantità di denaro e risorse che potrebbero essere utilizzati in modo più produttivo per risolvere problemi sociali come la povertà, le malattie e la carenza di cibo.

Esistono alternative conclamate alle guerre che possono essere adottate per risolvere i conflitti, come la diplomazia, il dialogo, la mediazione e la risoluzione dei conflitti pacifici; queste strade sono prese sempre come ultima direzione possibile, prima di catastrofi mondiali vere e proprie, perché non arricchiscono i produttori di morte.

E con le loro ‘valide’ forze di rappresentanza, riescono a far approvare leggi, corrompere governi interi, e distruggere anche tutti coloro che si mettano per traverso sul loro cammino.  È importante invece che le persone diventino consapevoli della trappola dell’industria bellica e delle conseguenze negative della guerra per poter lavorare per una società più giusta e pacifica: ognuno con le proprie responsabilità e possibilità.

I numeri degli armamenti

I numeri dello Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) parlano di un 2022 caratterizzato da una corsa al riarmo senza precedenti, con una spesa di 2.100 miliardi di dollari. Per quanto riguarda ad esempio la Russia, nel periodo 1999-2020,  Mosca ha incrementato le proprie spese militari di ben 9,5 volte.

I dati sulla Cina sono più incerti, ma si aggirerebbe intorno ai 252 miliardi di dollari (numeri del 2020), con un +76% rispetto al 2011.

Gli Stati Uniti continuano a detenere il record assoluto della spesa militare, con cifre che fanno impallidire sia Mosca che Pechino: nel 2021 hanno speso 800 miliardi di dollari. Non c’è mafia più grande delle armi, inarrestabile…