Il Figlio di Dio, facendosi carne, divenne anche figlio di Maria; così ogni uomo, diventato in Lui figlio di Dio, diventa in Cristo anche figlio di Maria. Lo speciale potere che Dio ha dato a Maria Vergine contro il demonio è usato da Lei a beneficio dei suoi figli.
La Santa Chiesa nella sua Liturgia attribuisce a Maria Santissima l’espressione del Cantico: «Terribile come schiere di vessilli spiegati» (Ct 6,4), vedendo in Lei il potentissimo aiuto contro le potenze anti-cristiane, anzitutto quelle preternaturali di satana e dei suoi alleati.
Qualche anno fa, il Padre Francesco Bamonte, Sacerdote dei Servi del Cuore Immacolato, esorcista nella diocesi di Roma e presidente dell’associazione degli esorcisti italiani, ha dato alle stampe un libro dal titolo La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi. Queste pagine raccolgono la testimonianza viva e diretta di questa realtà che egli ha toccato più volte con mano durante il suo ministero: l’irriducibile contrasto tra Maria Immacolata, la tutta Grazia, e il diavolo, padre di ogni peccato, con l’attestazione consolantissima della perenne vittoria della Santa Vergine che schiaccia ogni volta la testa a satana, com’è rivelato dalla Genesi (cf. 3,15).
San Giovanni Paolo II, commentando questa scena biblica in cui si esprime la potenza benefica e anti malefica della Virgo potens, disse: «Maria, Madre del Verbo incarnato, viene collocata al centro stesso di quella inimicizia, di quella lotta che accompagna la storia dell’umanità sulla terra e la storia stessa della salvezza. […] Di questa storia Maria rimane un segno di sicura speranza» (Redemptoris Mater, n. 11).
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Per la liberazione di una donna, furono necessari quasi due anni di esorcismi, al ritmo di uno alla settimana. A liberazione avvenuta, le chiesi di descrivere ciò che aveva provato in quei momenti. Questa la sua testimonianza: «Il mostro – così ella ha definito quella presenza malefica – si agitava scompostamente, aveva perso tutta la sua abituale arroganza, sembrava disperato. Tentava di mordere le mani che lo tenevano, di gettare via il crocifisso che mi era stato appoggiato sul petto e, con mio grande dolore, di sputarci sopra. A un tratto mi sentii inondare da una luce bianchissima, avvolgente, che a me donava una sensazione di pace dolcissima, mentre al mostro provocava dolori atroci, per cui io percepivo una sensazione di soffocamento e di liberazione allo stesso tempo. Quella gran luce sembrava scendere come una specie di velo, che stava avvolgendo tutti coloro che erano in quella sala, compresa me, e trafiggeva come mille spade gli occhi del mostro, che urlava dimenandosi e dicendo che il manto di Quella (evidentemente si riferiva al manto della Madonna) stava avvolgendo tutti noi che eravamo presenti, e questo gli provocava una terribile sofferenza, che lo faceva contorcere in un modo indescrivibile. Alla fine lanciò un urlo mai sentito prima e io mi sentii stravolgere, come se mi avessero rivoltata completamente da dentro a fuori. Poi ci fu improvvisamente calma e silenzio e io aprii gli occhi, svegliandomi da sola dalla trance, ritrovandomi a pregare istintivamente l’Ave Maria che stavano pregando tutti coloro che erano intorno a me».
Francesco Bamonte,
La Vergine Maria e il diavolo negli esorcismi,
pp.182-184
Redazione Papaboys (Fonte www.settimanaleppio.it)
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