Per chiarire questo punto, e cioè se i semplici Laici possano praticare Esorcismi o no, partiamo da un concetto chiave che ci viene esplicitato nel Nuovo Testamento. In Luca 10,17 leggiamo:Santa Caterina da Siena.
Quello che abbiamo appena riportato è un “fatto”: non solo i dodici Apostoli, ma anche i settantadue Discepoli avevano il potere di scacciare i demòni nel nome di Gesù, a riprova del fatto che Cristo ha conferito questa missione – di liberare dai demòni – a tutti i battezzati che credono in lui e nel suo messaggio di salvezza. Ma c’è di più. In un altro passo del Vangelo troviamo un’ulteriore conferma:
“Questi poi sono i segni che accompagneranno i credenti: nel mio nome scacceranno i demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se avranno bevuto qualcosa di mortifero, non nuocerà loro, imporranno le mani agli infermi e questi saranno risanati” (Mc 16,16-18).
Ma cosa dice la Chiesa Cattolica a riguardo? Qual è la sua linea ufficiale? È proprio vero che anche i semplici laici – conformemente agli insegnamenti evangelici – posso praticare esorcismi?
Allo stato attuale delle cose bisogna fare una duplice distinzione:
• da un lato ci sono gli Esorcismi veri e propri, che sono una forma di Preghiera Pubblica e Solenne che può essere praticata solamente da un Vescovo o da un presbitero autorizzato (un sacerdote consacrato) che agisce “ufficialmente” in nome della Chiesa; infatti il Codice di Diritto Canonico al Canone 1172 recita:
1. Nessuno può proferire legittimamente esorcismi sugli ossessi, se non ha ottenuto dall’Ordinario del luogo peculiare ed espressa licenza. 2. L’Ordinario del luogo concede tale licenza solo al sacerdote che sia ornato di pietà, di scienza, di prudenza e d’integrità di vita.
• dall’altro ci sono le Preghiere di Liberazione, che sono una forma di Preghiere Privata che chiunque, battezzato, può recitare per liberare se stesso o gli altri dai disturbi e dalle influenze sataniche.
Ai laici, quindi, la Chiesa non concede la possibilità di “esorcizzare”, ma solo di ricorrere alle Preghiere di Liberazione: preghiere atte a liberare dalle influenze diaboliche che non prevedono la possibilità di interloquire direttamente col demonio. A quest’ultimo riguardo è utile rileggere con attenzione il punto 3 della Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede datata 29/sett./1985:
3. Infine, per gli stessi motivi, i vescovi sono invitati a vigilare affinché anche nei casi in cui è da escludere una vera possessione diabolica coloro che sono privi della debita facoltà non abbiano a guidare riunioni durante le quali vengono usate, per ottenere la liberazione, preghiere nel cui decorso i demoni sono direttamente interrogati e si cerca di conoscerne l’identità.
Fonte esorcismi.altervista.org