Da Piazza San Pietro gli auguri per tutte le mamme del mondo, e per quelle presenti in piazza, salutate da un applauso che il Papa ha richiesto ai presenti. E poi lo sguardo sul Vangelo: “L’amore di Dio si attua nell’amore del prossimo”: così Papa Francesco al Regina Coeli ricorda che il messaggio di Gesù è ciò che Lui ha fatto oltre a ciò che ha detto: Gesù ha dato la vita per i suoi amici. “Amici che – ricorda Francesco – non lo avevano capito, che nel momento cruciale lo hanno abbandonato, tradito e rinnegato”. Poi un lungo e affettuoso pensiero a tutte le mamme del giorno della loro festa. E un saluto ai partecipanti alla Marcia per la vita.
“Il comandamento d’amore di Gesù non è un semplice precetto”: lo sottolinea Papa Francesco spiegando che “il precetto rimane sempre qualcosa di astratto o esteriore alla vita”. E dunque la distinzione importante: “La legge dell’amore – dice il Papa – è scritta una volta per sempre nel cuore dell’uomo”. Partendo dal racconto dell’Ultima Cena, Papa Francesco ricorda le parole di Gesù “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici”. E il comandamento nuovo: “che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi”.
In questo modo, – spiega Francesco – Gesù ci mostra la strada per seguirlo, la strada dell’amore. E aggiunge: “Questo ci dice che egli ci ama pur non essendo meritevoli del suo amore: così ci ama Gesù!”
“E’ una strada concreta, una strada che ci porta ad uscire da noi stessi per andare verso gli altri. Gesù ci ha mostrato che l’amore di Dio si attua nell’amore del prossimo. Tutti e due vanno insieme. Le pagine del Vangelo sono piene di questo amore: adulti e bambini, colti e ignoranti, ricchi e poveri, giusti e peccatori hanno avuto accoglienza nel cuore di Cristo.”
Volersi bene gli uni gli altri “anche se non sempre ci capiamo”:
“Non sempre andiamo d’accordo… ma è proprio lì che si vede l’amore cristiano. Un amore che si manifesta anche se ci siano differenze di opinione o di carattere, ma l’amore è più grande di queste differenze! E questo l’amore che ci ha insegnato Gesù.”
E Francesco fa esempi concreti:
“Gesti piccoli, di tutti i giorni, gesti di vicinanza a un anziano, a un bambino, a un ammalato, a una persona sola e in difficoltà, senza casa, senza lavoro, immigrata, rifugiata… Grazie alla forza di questa Parola di Cristo, ognuno di noi può farsi prossimo verso il fratello e la sorella che incontra. Gesti di vicinanza, di prossimità. In questi gesti si manifesta l’amore che Cristo ci ha insegnato.”
Nelle parole dopo il Regina Coeli, l’incoraggiamento del Papa a tutti: “siate cristiani coraggiosi e testimoni di speranza”! Ai partecipanti alla Marcia per la vita a Roma dice: “è importante collaborare insieme per difendere e promuovere la vita”. Poi il pensiero alla festa della mamma: Francesco sottolinea: “con gratitudine e affetto”:
“Ora mi rivolgo alle mamme che stanno qui, in Piazza: ce ne sono? Sì? Ce ne sono, mamme? Un applauso per loro, per le mamme che sono in Piazza … E questo applauso abbracci tutte le mamme, tutte le nostre care mamme: quelle che vivono con noi fisicamente, ma anche quelle che vivono con noi spiritualmente. Il Signore le benedica tutte e la Madonna, alla quale questo mese è dedicato, le custodisca.”
Poi l’invito rinnovato sempre:
“Per favore, non dimenticatevi di pregare per me”.
In particolare i saluti a: famiglie, gruppi parrocchiali, associazioni e pellegrini provenienti dall’Italia e da tante parti del mondo, in particolare da Madrid, da Portorico e dalla Croazia. I fedeli di Guidonia e di Portici; le scolaresche da Carrara, Bitonto e Lecco. Un pensiero speciale ai giovani della diocesi di Orvieto-Todi, accompagnati dal loro Pastore Mons. Tuzia. Poi il pensiero al Corpo Forestale dello Stato, che organizza la festa nazionale delle Riserve Naturali per la riscoperta e il rispetto delle bellezze del creato; ai partecipanti al convegno promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana a sostegno di una scuola di qualità e aperta alle famiglie; la delegazione di donne della “Komen Italia”, associazione per la lotta ai tumori del seno.
Il servizio è di Fausta Speranza per la Radio Vaticana