Papa Francesco ha ricordato, durante l’Angelus in Piazza San Pietro, che l’amore verso Dio e verso il prossimo rappresenta il vero “cuore” della fede cristiana, molto più importante delle pratiche esteriori.
Il Pontefice ha commentato il Vangelo del giorno, il quale narra della discussione tra Gesù e uno scriba sul primo comandamento. In risposta a chi cerca il fondamento della vita religiosa, Francesco ha ribadito che il vero centro è l’amore: amare Dio e amare il prossimo sono i comandamenti fondamentali che sostengono ogni altro precetto.
Secondo il Papa, non è sufficiente rispettare regole e pratiche religiose se queste vengono seguite per ragioni egoistiche o senza apertura verso gli altri. È la disposizione del cuore che conta, una disposizione aperta sia verso Dio sia verso gli altri in un amore autentico e gratuito. “Il Signore ci chiederà come abbiamo amato,” ha detto Francesco, mettendo in luce che il nostro giudizio finale si baserà su quanto avremo amato, più che sulle nostre pratiche religiose.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha anche esortato a fare un esame di coscienza quotidiano, interrogandosi su quanto l’amore sia veramente al centro della propria vita e su come la propria preghiera porti a una sincera carità verso il prossimo. Ha inoltre affidato alla Vergine Maria il compito di aiutarci ad amare sia Dio che i fratelli con cuore aperto.
Al termine dell’Angelus, Francesco ha lanciato un appello per la pace globale, citando l’articolo 11 della Costituzione italiana, che ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle dispute internazionali. Ha invitato tutti i fedeli a ricordare questo principio e a lavorare affinché sia attuato a livello mondiale, chiedendo che il dialogo e i negoziati sostituiscano i conflitti armati.
Infine, il Papa ha rivolto una preghiera per le popolazioni di Valencia colpite dalla tempesta Dana e per i popoli che vivono nei territori martoriati dalla guerra, come l’Ucraina, il Medio Oriente, il Myanmar e il Sud Sudan.