L’esorcista fra Paolo Carlin: “Oggi la battaglia di satana è su Chiesa e famiglia. Mettere in pratica l’appello di Papa Francesco a pregare ogni giorno per respingere gli attacchi del maligno”.
Il santo rosario è un arma potente contro il demonio. Talmente potente che quando si recita con fervore e devozione il diavolo urla, soffre, viene sconfitto.
Lo sa bene fra Paolo Carlin, esorcista e portavoce dell’Associazione internazionale esorcisti, che saluta con gioia la richiesta di Papa Francesco di pregare ogni giorno il rosario per preservare la Chiesa dagli attacchi del nemico in questo mese d’ottobre dedicato alla Vergine Maria. “Perché il demonio soffre quando lo si recita? Semplice: non sopporta che si invochi una creatura inferiore a lui (il diavolo è un angelo decaduto che con un atto di orgoglio si è ribellato a Dio, ndr) ma più forte di lui. E questa potenza di Maria deriva dal fatto che lei è tutta fedele in umiltà al Signore. San Padre Pio diceva: il santo rosario è la chiave che apre le porte del paradiso”.
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Il demonio odia il Santo Rosario perché trasforma i cuori
Facendo riferimento in particolare all’esortazione apostolica di Paolo VI Marialis cultus e al costante insegnamento di San Giovanni Paolo II, fra Carlin ricorda gli elementi che rendono portentosa la preghiera del rosario contro satana. “Sono due. Primo: è una preghiera che esprime venerazione ed amore alla madre di Dio che porta a Gesù. Onore alla Santissima trinità che viene invocata cinque volte all’interno di una serie del rosario, onore al Padre perché si recita il Padre nostro. E soprattutto c’è un elemento di riflessione legato al Vangelo inserito in ogni mistero del rosario. Il secondo elemento è umano. Il rosario è una preghiera ripetitiva, costante e questa provoca delle trasformazioni vere e proprie. Chi inizia il rosario arrabbiato lo termina sereno”. E tutto ciò fa male al demonio perché cambia e converte i cuori.
Oggi gli attacchi di satana contro Chiesa e famiglia
Alla fine del rosario pregato tutti i giorni in questo mese d’ottobre, Papa Francesco chiede di aggiungere altre due preghiere: una chiamata ‘Sub tuum presidium’, con la quale si chiede a Maria di essere messi sotto il suo mantello e quella a San Michele Arcangelo, composta da Leone XIII per ottenere protezione per la Chiesa e recitata in passato al termine di ogni Messa. “La preghiera a San Michele Arcangelo vale anche per la difesa delle nostre famiglie- spiega fra Carlin -. E oggi satana ha spostato il fronte di lotta proprio sulla Chiesa e sulla famiglia. Perché distruggendo la famiglia il demonio distrugge l’uomo e di conseguenza la Chiesa”.
Oggi l’attività del maligno sembra sempre più in aumento
Ma l’azione del demonio si è andata intensificando in questi ultimi tempi? La risposta di fra Carlin è secca: “Oggi viviamo in una realtà disordinata che apre ancora di più le porte al diavolo perché noi stessi cadiamo nel peccato. E il peccato è la forza che permette al nemico di rialzare la testa e di spargere il male nel mondo”.
Fonte www.vaticannews.va/Federico Piana