RIFLESSIONE SUL VANGELO DI QUESTO SABATO – La tradizione che risale al II secolo, da questi nomi ai genitori della Vergine Maria. Nomi ricchi di significato: Gioacchino significa “Dio concede” e Anna “grazia”. Virtù e grazia convergono infatti nella vita di questa coppia benedetta, sulla quale la pietà dei secoli ha fatto fiorire racconti e leggende miracolosi.
“Facciamo l’elogio degli uomini illustri”. Per il libro del Siracide, gli uomini illustri sono quelli virtuosi, grandi non solo davanti agli uomini, ma anche dinanzi a Dio. Il Signore ha un occhio di predilezione nei confronti della famiglia. In un tempo nel quale è messa a dura prova, come ha recentemente affermato Papa Francesco: “dietro la crisi della famiglia di questi anni c’è il Diavolo. È il Diavolo che attacca e vorrebbe distruggere la famiglia. «Il Signore benedica la famiglia, la faccia forte in questa crisi nella quale il diavolo vuole distruggerla”, la Chiesa è chiamata a sostenerla in modo limpido ed inequivocabile. L’esempio dei genitori della Madonna, sia faro per quanti vivono in difficoltà. Cedere alle tentazioni del maligno, significa annientare la struttura naturale voluta da Dio fin dalla fondazione del mondo. “Giusti” è l’altro termine con cui la tradizione definisce Gioacchino e Anna, perché con la loro disponibilità interiore all’azione della grazia, hanno saputo sviluppare una profonda ed intima comunione il Signore. Gli occhi dei genitori di Maria, non hanno visto la gloria del Messia, tuttavia appartenevano alla stirpe dei giusti, che attendevano con fede la manifestazione piena di Dio in mezzo al suo popolo. La famiglia non è passata fuor moda e non è nemmeno frutto di un’ideologia del medioevo, essa è il luogo dove un uomo e una donna possono realizzare un grande progetto di Amore per continuare nel mondo l’opera della creazione. a cura di don Salvatore Lazzara