Pax et Justitia

L’Atto di dolore ‘perfetto’ scritto da un frate che compieva miracoli

L’atto di dolore più bello che sia mai stato scritto

Il beato cappuccino fece prodigi e propiziò la vittoria di una guerra…

(Fonte sanfrancescopatronoditalia.it/Gelsomino Del Guercio)

Il beato Marco D’Aviano, frate cappuccino, noto per la sua santità e i prodigi che compiva, era nato a Villotta, presso Aviano, il 17 Novembre 1631.



All’età di 13 anni guarì una suora paralizzata: un miracolo gli cambiò la vita, fino allora tutto sommato tranquilla.

Questa ed altre guarigioni, insieme alla crescente fama di predicatore, accrebbe la sua popolarità al punto che vescovi di varie Nazioni europee, iniziarono a richiederlo per le predicazioni.

Padre Marco d’Aviano divenne un instancabile viaggiatore per il Veneto ed in tutta Europa, accompagnato sempre dalla crescente fama di taumaturgo.

Fra Marco è stato anche colui a cui era stata una “missione impossibile” da papa Innocenzo XI: creare una complessa e difficile alleanza tra i sovrani cattolici per fermare gli ottomani.

In quel momento, infatti, i turchi disponevano di quasi 200mila soldati, avevano preso Belgrado, avanzavano in Ungheria e marciavano spediti per cogliere – come si diceva allora – “la mela d’oro” del giardino europeo, Vienna.

Padre Marco fu accanto ai soldati, celebrando la Messa sul Monte Calvo, la collina che sovrasta Vienna, e invitandoli a credere nell’aiuto divino.

Nonostante l’inferiorità numerica, nella battaglia tra l’11 e il 12 settembre 1683, l’esercito turco venne respinto dopo due mesi di assedio alla città.

Padre Marco D’Aviano (Pro Loco Aviano)

Atto di dolore perfetto

Io debole creatura ed indegna, prostrato ai tuoi piedi confesso con intenso dolore e con l’anima piena di confusione le mie innumerevoli negligenze e peccati, che ho commesso nella mia vita.

Ti ho offeso, o mio Dio, Ti ho offeso e mi pento dal profondo del mio cuore. Nella viva speranza del Tuo santo aiuto, ho il fermo proposito di morire piuttosto che commettere ancora un solo peccato mortale.

Mi dolgo senza fine dei miei peccati, soprattutto per questo: perché ho offeso Te, mio Dio infinitamente buono e amoroso, dalla cui lode, ringraziamento e glorificazione nessuna creatura dovrebbe mai cessare.

Amen

Preghiera di Marco d’Aviano

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