Categorie: Ethica et Oeconomia

Lavoro minorile. Unicef: Attenzione particolare al Bangladesh

In occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile, che si celebra domani e sarà dedicata al tema della protezione sociale, “l’Unicef Italia vuole porre l’attenzione sul Bangladesh, uno dei paesi più poveri al mondo, in cui 26 milioni di bambini vivono sotto la soglia di povertà, il 66% delle donne (tra i 20 e i 24 anni) si è sposata prima di aver compiuto 18 anni e solo il 37% dei bambini viene registrato alla nascita”.

Lo ricorda il presidente dell’Unicef Italia Giacomo Guerrera, che snocciola ulteriori dati: “Sono circa 4,5 milioni i bambini sfruttati in settori ad alto rischio

quali l’edilizia, le riparazioni meccaniche ed elettriche, le fabbriche di tabacco fino allo sfruttamento nella raccolta dei rifiuti, nella guida dei risciò. Tutte queste attività comportano devastanti conseguenze in termini di salute e sopravvivenza”.

Con il progetto “Scuola e protezione per i bambini di strada”, l’Unicef Italia dal 2010 sostiene in Bangladesh interventi d’assistenza ai bambini di strada o sfruttati nel lavoro minorile o comunque a rischio. Tra il 2010 e i 2012, l’Unicef Italia ha trasferito 2.365.312 euro per il progetto. Nel corso del 2012, oltre 9.000 bambini vulnerabili hanno beneficiato del progetto, frequentando corsi di recupero scolastico o ricevendo assistenza sanitaria e psicosociale.

Dal 2012, attraverso il nuovo progetto “Proteggere i bambini lavoratori e di strada” il sostegno dell’Unicef Italia

si è ulteriormente esteso per migliorare l’accesso a servizi di protezione sociale delle famiglie più povere e vulnerabili, al fine di ridurre abusi, violenze e sfruttamento a danno di donne e bambini, siano essi di strada, vittime delle peggiori forme di lavoro minorile o colpiti da emergenze cicliche causate da cicloni e alluvioni periodici: tra il 2013 e i primi mesi del 2014, grazie ai donatori italiani ulteriori 1.150.284 euro sono stati trasferiti dall’Unicef Italia per la protezione dei bambini a rischio in Bangladesh. Ma questo non è l’unico Paese che non rispetta i bambini: sono 168 milioni i bambini lavoratori nel mondo; di questi 85 milioni di età compresa tra i 5 e i 17 anni svolgono lavori pericolosi che hanno conseguenze sulla loro salute, la loro sicurezza e il loro sviluppo (dati ILO – 2012). In termini assoluti, la regione Asia-Pacifico ha registrato (nel 2012) il maggior numero di bambini lavoratori di età compresa tra 5-17 anni (77,7 milioni), rispetto ai 59 milioni dell’Africa Subsahariana e ai 12,5 milioni dell’America Latina e Caraibi. L‘Africa subsahariana ha la più alta incidenza di lavoro minorile, con un bambino lavoratore su cinque. Di Redazione Papaboys fonte: Agensir

Ultimi articoli

Papa Francesco, la salute ed il messaggio per la Quaresima: ‘Uscire dall’autoreferenzialità’

La Quaresima è un tempo sacro, un pellegrinaggio spirituale che ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con Dio, con…

25 Febbraio 2025

Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie. Ogni Giorno Una Lode a Maria, 25 Febbraio 2025

Preghiera di Giovanni Paolo II alla Madonna delle Grazie In questo giorno vogliamo pregare con il Santo con questa bellissima…

25 Febbraio 2025

Il Santo di oggi, 25 Febbraio: festa di San Gerlando di Agrigento, Vescovo

Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Gerlando di Agrigento Gerlando di Agrigento fu vescovo di Agrigento; è venerato come…

25 Febbraio 2025

Il Santo di oggi, 25 Febbraio: è la festa di San Luigi Versiglia, Vescovo e Martire (PREGHIERA)

Oggi, 25 febbraio, la Chiesa ricorda San Luigi Versiglia, Vescovo San Luigi Versiglia è stato un vescovo cattolico italiano, venerato…

25 Febbraio 2025

La Chiesa prega per Papa Francesco, unendosi (finalmente) per pregare unita il Santo Rosario

Piazza San Pietro si è riempita di fedeli, cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, uniti in un unico grande coro…

24 Febbraio 2025

Tempo che cambia. Il miracolo del ‘Credere nei Miracoli’

"Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più" (Mc 9,25). Gesù parla (nel…

24 Febbraio 2025