Papa Francesco è partito alla conquista dei nativi digitali. Durante l’ evento Scholas Occurrentes, nell’ Aula del Sinodo a Roma, presenti diverse star di Hollywood, da George Clooney a Richard Gere, ha incontrato i più importanti Youtuber del mondo. A una tavola rotonda, nel cuore dei sacri palazzi e con il Papa al centro, erano seduti in dodici, di sicuro anche il numero avrà un senso.
Sarà troppo pensarli come apostoli digitali, ma si portano dietro complessivamente più di ventisei milioni di seguaci, tanto fa la somma di quelli che ogni giorno seguono il loro video diario via YouTube. L’ assortimento della tavolata dimostrava che esiste una fetta di umanità che vola più leggera di qualsiasi pregiudizio. Tutti seduti con il Papa facevano a turno le loro domande, sulla pace, sui valori, sulla loro responsabilità di essere riferimento per milioni di coetanei. Tutti uniti, tutti belli, tutti smaglianti. Il dress code era «citazioni d’ eccentrico baluginanti nel rigore del classico». Nella vlogger romana Greta Menchi nessuna traccia dei capelli rosa azzurri e delle labbra fuxia. Perfetta tenuta da protocollo: tailleur nero, camicetta bianca, capelli raccolti. Ho visto Greta che durante l’ attesa dell’ entrata del Pontefice si sparava selfie. Ecco, ho pensato, ora da brava ragazzaccia rompe l’ embargo e posta la sua foto nello studiolo del Papa. Macché aveva twittato un pudibondo: «Sono a Roma per una cosa incredibile, potrò annunciarlo solo oggi pomeriggio, ma non sono mai stata così emozionata in vita mia». Poco dopo, intervistata da Lorena Bianchetti, sempre Greta, ha detto «Il Papa è molto avanti». Come darle torto? Quando il video ufficiale dell’ incontro, in perfetta qualità broadcast, sarà pubblicato nel canale Youtube del Vaticano, porterà il Papa come un amico di famiglia nello smartphone di milioni di giovani cittadini del mondo, irraggiungibili in maniera così massiccia da qualsiasi network tv.
La televisione non è più Bruno Vespa o Ballarò, la televisione è proprio questa roba qui. Presto partirà un’ iniziativa che prevede un libro del Papa «Chiedete. Le mie risposte alle vostre domande», che a sua volta sarà parte di un «evento social internazionale». Francesco inviterà i giovani di tutto il mondo a fargli domande attraverso un sito disponibile in cinque lingue. Lui l’ ha capito, oramai il mainstream sono loro, tutti gli altri, con il telecomando in mano, sono ormai trapassati.
Redazione Papaboys (Fonte La Stampa/Gianluca Nicoletti)