Dieci “regole”, “norme”. Una sorta di “identikit” del missionario francescano, del frate minore che decide di lasciare la propria terra per abbracciare l’altro, il prossimo bisognoso. Una sorta di piccolo vademecum da “rispettare”, come riportano i frati umbri, storicamente impegnati in missioni estere in tutto il mondo.
1) ISPIRATO.
Il frate minore che parte si sente “ispirato da Dio” (Rb 12,1): è attirato da una chiamata, a cui vuole rispondere generosamente; non è mosso da una volontà individuale, o dalla ricerca di una soluzione ai propri problemi, oppure dal desiderio di fuga o di avventura. La missione “ad gentes” è una vocazione speciale.
2) INVIATO
Il frate minore fa un discernimento approfondito delle motivazioni che lo animano a partire, davanti al Signore e in dialogo con il suo Provinciale, e si prepara alla missione con cura. Il frate minore lascia la sua “terra” e va come un inviato: dal Provinciale che lo considera idoneo (Rnb 16,3-4) dalla Fraternità in nome della quale parte.
3) OBBEDIENTE
Il frate minore parte nella fede (vocazione) e nell’obbedienza (invio): va ad operare in nome di Qualcun altro e non in nome proprio; fa l’esperienza dell’esodo geografico e culturale, vive l’itineranza.
4) EVANGELIZZATORE
Il frate minore va in un’altra Fraternità che lo accoglie: non è solo alla partenza e non è solo all’arrivo; riserva alla Fraternità la priorità sull’attività pastorale; vive la Fraternità multiculturale o internazionale; evangelizza in fraternità e in minorità.
5) DISCEPOLO
Il frate minore si inserisce in una Chiesa sorella: comincia con ascoltare e imparare la sensibilità e i bisogni locali; si fa discepolo e si mette alla disposizione del progetto pastorale locale; esce dalla sua “casa” e si apre al dialogo rispettoso con tutti; vive il suo servizio come incontro e relazione fraterna senza distinzioni.
6) SPIRITUALE
Il frate minore va per una missione spirituale: costruisce il Regno di Dio nel cuore degli uomini; porta Dio alle persone e le persone a Dio; vive, agisce e fa tutto per amore di Dio; dà ciò che ha ricevuto condividendo la fede e ogni altro bene.
7) FRANCESCANO
Il frate minore “in missione” opera per la implantatio Ordinis: fa conoscere Francesco e Chiara; incarna il carisma francescano; suscita, accoglie e accompagna le vocazioni locali; contribuisce alla formazione dei frati autoctoni; collabora alla nascita e allo sviluppo della famiglia francescana (Clarisse, OFS, Suore francescane).
8) CONVERTITO
Il frate minore evangelizza con la vita, con la testimonianza e con il buon esempio: va più per vivere la propria fede che per realizzare le proprie opere; si lascia convertire prima di convertire gli altri; egli condivide prima di insegnare; incontra l’altro nella cortesia prima di organizzare le strutture.
9) SEMPLICE
Il frate minore annuncia Gesù e la sua Parola: quando vedrà che piace al Signore (Rnb 16,7), trasmette Gesù che vive in lui e non le proprie idee, con parole brevi e con semplicità.
10) CONTEMPLANTE
Il frate minore unisce sempre l’azione alla contemplazione: è il “collaboratore di Dio stesso” (S. Chiara); sua forza sono la preghiera, la lettura della Parola e l’Eucarestia; è un uomo di fede che annuncia con gioia Gesù.
Redazione Papaboys (Fonte www.sanfrancescopatronoditalia.it/Gelsomino Del Guercio)
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