La loro storia era stata raccontata dal giornale locale, Rovigo Oggi: una coppia di sposi, poco meno che cinquantenni, rimasti senza lavoro, sostenuti con un minimo sussidio dal Comune e costretti per tirare avanti con i figli a vendere tutto ciò che hanno in casa per sopravvivere.
Ultimo bene ceduto a un “Compro oro”, le fedi nuziali. Una storia tristissima, che ha colpito un sacerdote di Rovigo, don Gianni Vettorello, cappellano della Polizia di Stato. Dal suo profilo Facebook don Gianni ha rilanciato il caso, e subito è iniziata la solidarietà. Amici e conoscenti hanno portato al sacerdote somme di denaro, qualcuno si è anche offerto di ricomprarle.
Pochi giorni fa don Gianni con la coppia è tornato al negozio, ma troppo tardi: le fedi nuziali erano state già fuse. A questo punto è stato indispensabile ricomprarle nuove.
Ma don Vettorello ancora non si accontenta: e come potrebbe farlo? Così in un altro post scrive che serve un passo un più, uno sforzo maggiore per ridare dignità a questa famiglia: un lavoro.
Fonte www.avvenire.it