Il Signore vede un popolo immerso nell’immoralità, perché non cammina nella sua alleanza, fondata e stabilita saldamente sui comandamenti, sull’obbedienza alla sua volontà, sull’ascolto della sua Parola. È un popolo che si consuma e si uccide nell’ingiustizia, si ubriaca ogni giorno nella falsità, si droga con la menzogna e con l’inganno. È senza legame con il suo Creatore e Signore. Il suo potente Salvatore decide di salvare il suo popolo attraverso il Messia, Cristo.
Allora è giusto che ognuno di noi si chieda: quanto nella mia vita è obbedienza allo Spirito e quanto invece è ascolto dei miei pensieri e desideri? Quanto viene dalla volontà dello Spirito e quanto invece dalla mia volontà? Quanto scaturisce dal cuore dello Spirito e quanto invece è dal mio cuore?
Se vogliamo parlare di misericordia è giusto che ci chiediamo: Che cos’è la Misericordia in Dio?
Bisogna fare molta attenzione quando si parla di misericordia perché è giusto darne di essa un’esatta lettura ed una corretta interpretazione. Quando si parla di Dio misericordioso, molti pensano a un Dio che ammanta, copre ogni cosa, anche ogni misfatto, come se viene dimenticato anche il male, anzi, tra bene e male non si fa più distinzione. Per dirla in termini spiccioli: si fa ciò che si vuole tanto, poi, ci viene in aiuto la misericordia. Ma è questa la misericordia di Dio? Ed è giusto proporla e presentarla in questi termini?
Riflettere sulla misericordia di Dio, comprenderla nella sua più pura essenza, aiuta il credente ed ogni altro uomo ad avere con essa un rapporto di redenzione, salvezza, vita eterna. Non si può illudere l’uomo, il credente, chiunque esso sia sul mistero della salvezza eterna. Oggi si predica che il paradiso è pieno di anime e l’inferno è vuoto. E perché è vuoto? Perché Dio non può mandare all’inferno. Infatti, non è Dio che manda all’inferno. E’ l’uomo che ne prende possesso, per libera scelta e per condotta di vita. Però, dobbiamo dire che fino al suo ultimo alito di vita, sulla terra, l’uomo può sempre ritornare al Signore. Egli lo attende con le braccia allargate. Ma poi, ha anche inizio la giustizia di Dio. E Dio non è giustiziere, ma semplicemente giusto.
Noi siamo dalla carità di Dio, dal suo amore, ma viviamo solo per la sua misericordia. Per amore, da Lui siamo stati creati.
L’amore con il quale ci ha creati non è però sufficiente per farci restare in vita. La vita viene dall’amore, la si conserva nella sua bellezza, la si fa crescere nella sua verità, attraverso la grande, infinita, mai esauribile misericordia del nostro Dio.
La misericordia di Dio: “È il suo amore inesauribile con il quale sempre viene per ricreare l’uomo, ogni volta che egli si distrugge a causa della sua disobbedienza, del suo peccato, dei suoi vizi, della sua empietà e idolatria. Vi è come una gara tra Dio e l’uomo. L’uomo con superba stoltezza e vano orgoglio ogni giorno lavora per la sua distruzione, il suo annientamento, la sua morte spirituale e fisica. Il Signore con decisa volontà, con fermezza, con risoluta pazienza viene, prende i cocci di quest’uomo e con grande saggezza li ricompone, anzi per opera del suo Santo Spirito li ricrea, perché l’uomo possa ricominciare a vivere secondo quell’amore vero, puro, santo con il quale il Signore lo ha impastato creandolo”. (C. Di Bruno).
Appare subito evidente quello che dicevamo più sopra nel testo e, cioè, che Dio non riversa la sua infinita misericordia su di noi come coperta per nascondere i nostri cocci, le gravi fratture portare alla nostra verità, le ferite inferte al suo amore che è moribondo nel nostro cuore. Pensare la misericordia di Dio come coltre perché l’uomo possa continuare nella sua stoltezza, insipienza, disobbedienza, trasgressione dei comandamenti, idolatria, empietà, distruzione e annientamento del suo essere, significa attestare che non si è compreso nulla di questo amore speciale di Dio. La misericordia in Dio è vero atto di nuova creazione, nuova rigenerazione, nuova elevazione, nuova risurrezione, nuovo ristabilimento dell’uomo nella sua verità, nuova ricomposizione del suo cuore nella carità.
Come Dio ci mostra in concreto la sua misericordia? Risposta: “Per amore siamo creati, per misericordia liberati dalla schiavitù del male e del peccato, dalle opere della carne, da ogni idolatria che dissolve in cenere tutta la vita dell’uomo. Non accoglie la misericordia di Dio chi non si lascia da Lui ricreare e rigenerare, elevare e santificare. Dio viene per riportare l’uomo nell’alveo della sua verità che è totale dipendenza dalla sua volontà. Di certo il Signore non viene per ratificare l’uomo nel suo sganciamento dalla fonte del suo essere e della sua vita. Un contadino, se la mattina vede una pianta sradicata nel suo giardino, non gli mostra la sua misericordia piangendo su di essa, accarezzandola, versando sulle sue foglie della inutile acqua. Se veramente la ama, riscava la buca, prende la pianta, la rimette al suo posto, vi versa poi dell’acqua, se è necessario la lega ad un palo perché possa rimanere stabile. Solo se rimessa nella terra, la pianta potrà produrre i suoi gustosi frutti.
Vi è una misericordia preveniente che apre le porte ad ogni altra misericordia. Qual è questa misericordia preveniente, o madre di ogni altra misericordia, o porta che apre le porte ad ogni altra grazia del Signore? Questa misericordia preveniente la canta la Vergine Maria nel suo Magnificat: “Di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono”.
Come si può constatare la Vergine Maria nel suo canto di lode al Signore unisce misericordia di Dio e timore di Dio. “La misericordia di Dio di generazione in generazione è per quelli che lo temono”. Cosa significa temere il Signore? Semplice: Ascoltare la sua Parola e metterla in pratica. Per chi è allora la misericordia di Dio? Per coloro che vivono di Parola del Signore. Qual è la Parola del Signore? È quella che Cristo Gesù ci ha lasciato. È il suo Discorso della Montagna. Sono le sue Beatitudini. Sono le sue Parabole. È ogni altra Parola che è uscita dalla sua bocca. Il Vangelo accolto e vissuto è la chiave che apre le porte della misericordia di Dio”. (C. Di Bruno).
È giusto allora che ci chiediamo: Qual è la misericordia preveniente dalla quale dipende ogni altra grazia? La risposta è sorprendente. La misericordia preveniente è il dono del Vangelo. Chi teme il Signore? Chi crede che il Vangelo è la Parola della misericordia preveniente di Dio per ogni uomo. Infatti, essendo il Vangelo la misericordia preveniente di Dio, esso è dato ad ogni uomo. Nessun uomo potrà essere escluso da dono della Parola di Cristo Gesù. Essendo la misericordia preveniente universale, non personale, particolare, per pochi, essa va data a tutti. Gesù manda i suoi discepoli in tutto il mondo per fare suoi discepoli tutti gli uomini.
Se leggiamo il Vangelo notiamo che i conti tornano. “Chi crederà, sarà battezzato, sarà salvo. Chi non crederà, sarà condannato”. Chi accetta il Vangelo come vera misericordia preveniente, universale, data a tutti, attraverso la fede – fede significa accoglierlo come unica norma della propria esistenza, unica legge di vita – sarà battezzato, riceverà la misericordia di essere perdonato dai suoi peccati, la misericordia di essere elevato all’altissima dignità di figlio di Dio, la misericordia di essere fatto corpo di Cristo e tempio vivo dello Spirito, la misericordia di essere costituito membro della Chiesa, la misericordia del diritto di ricevere la vita eterna.
Don Francesco Cristofaro
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