Dal 4 al 25 ottobre tornerà a riunirsi a Roma il Sinodo dei vescovi per continuare il confronto aperto un anno fa..
Papa Francesco, riprendendo dopo la pausa estiva le catechesi del mercoledì, ha ribadito il proprio pensiero: le persone che «in seguito all’irreversibile fallimento del loro legame matrimoniale hanno intrapreso una nuova unione», «non sono affatto scomunicate e non vanno assolutamente trattate come tali: esse fanno sempre parte della Chiesa». La sua preoccupazione è mostrare il volto misericordioso della Chiesa che, senza perdere di vista le verità della fede, si china sulle ferite delle persone per curarle.
Se questo significherà ammettere alla Comunione i divorziati risposati sarà uno dei punti caldi di dibattito al Sinodo dei vescovi che si riunirà in Vaticano dal 4 al 25 ottobre. L’assise costituisce l’approdo del percorso avviato da Francesco per aggiornare la pastorale della Chiesa sulla famiglia e che ha già avuto la sua prima tappa nel Sinodo “straordinario” dell’ottobre 2014.
Il nuovo appuntamento avrà il compito di tirare le fila sui temi ancora aperti per arrivare a delle conclusioni definitive da affidare al Papa. Sarà poi lui a prendere una decisione finale. Tra i tanti temi del prossimo Sinodo ci sono anche i percorsi di preparazione al matrimonio, l’approccio alle numerose coppie che convivono senza sposarsi, la situazione affettiva delle persone omosessuali, la bassa natalità nei Paesi occidentali, le famiglie con componenti disabili o malati.
Redazione Papaboys (Fonte www.credere.it/Paolo Rappellino)