Quando la parola di Dio scende nel profondo dell’animo agisce come lama a doppio taglio. Ed è un bene. Guai se dovesse lasciare il marcio dove sta senza estirparne perfino le radici.
Il primo taglio, molto incisivo, che Gesù ci rivolge è: “Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavatelo. È meglio entrare nel regno dei cieli con un solo occhio piuttosto che con tutti e due essere condannati nel fuoco della Geenna”.
Duro e perentorio sembra, a prima vista, il comando del Signore. In effetti, è giusto e salutare. A che serve una integrità materiale o corporea se poi manca una integrità morale? Per giungere alla integrità morale è bene sottoporsi a qualsiasi rinunzia o privazione. Il bene è sempre qualcosa di molto costoso. Deve essere rapportato alla grandezza. Costa poco ciò che vale poco!
Cavarsi un occhio significa togliere dalla propria mente e dal proprio cuore ogni motivo di scandalo o di defezione. C’è bisogno di purezza e di profondità di sguardo. C’è bisogno di udito attento e docile per ascoltare e seguire il cammino di “conformità”. La posta in gioco è molto preziosa. Non si può barattare come non si possono addurre scuse ed attenuanti.
Ci vuole grande forza e grande coraggio per attuare l’esortazione divina. Nello stesso tempo, quando qualcuno mette in pratica la parola di Dio, dimostra di amare veramente se stesso. Svendere la propria dignità è sempre meschino ed ignobile. Ascoltare Dio è fonte di saggezza e garanzia di bontà.
Dimmi, Signore, dove posso attingere acqua pura per lavarmi e collirio prezioso per ridare alla mia vista capacità di vedere te e seguirti senza indugio.
Salmo 78, 8-13
Non ti ricordare delle iniquità nostre antiche,[ma] presto ci prevengano le tue misericordie, perchè miseri noi siamo oltre modo! Aiutaci, o Dio salvatore nostro, e per la gloria del nome tuo, o Signore, liberaci, e sii propizio a’ nostri peccati a motivo del tuo nome. Perchè non si dica tra le Genti: «Dov’è il loro Dio?». Nota sia tra le Genti, davanti ai nostri occhi, la vendetta del sangue sparso de’ tuoi servi. Penetri al tuo cospetto il gemito de’ prigionieri: con la potenza del tuo braccio salvai figli della morte. E rendi a’ nostri vicini, sette volte tanto nel loro seno, l’oltraggio con cui t’hanno oltraggiato, o Signore! E noi, tuo popolo e pecorelle del tuo pascolo,[ti] celebreremo in eterno, di generazione in generazione proclameremo la tua lode!
CARITA’ VERSO I POVERI
Parola di Dio
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate misericordiosi, come misericordioso è il Padre vostro.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato; date e vi sarà dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con cui misurate, sarà misurato a voi in cambio.” (Lc 6,36-38)
Riflessione
II modo di amare i poveri è il modo di amare di Dio verso ogni uomo: instancabile, totale. La carità cristiana somiglia all’amore di Dio: è come un viadotto a una sola arcata che lega Dio e gli uomini.
Questa arcata non la si può dividere. È come una scala di Giacobbe che aggancia cielo e terra dove sono più i passi di Dio verso di noi che il nostro andare arrancando verso di Lui.
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