Parola di Dio
“Allo stesso modo dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che viene versato per voi» (Lc 22,20).
Poi prese il calice e, dopo aver reso grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’Alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati»” (Mt 26,27-28).
Per la comprensione
– “Senza spargimento di sangue non esiste perdono” (Eb 9,22). L’uomo in tutti i tempi e in tutti i luoghi, per implorare il perdono ha offerto a Dio il sangue di animali innocenti. “Per questo neanche la prima alleanza fu inaugurata senza sangue. Mosè, dopo aver promulgato la legge, asperse il popolo con il sangue di vitelli e di capri, dicendo: «Questo è il sangue dell’alleanza che Dio ha stabilito per voi»” (Cf. Eb 9,18-20).
– Nell’ultima cena, con l’istituzione dell’Eucaristia, Gesù anticipa al Padre l’offerta del suo sacrificio per la remissione dei peccati e per concludere con l’umanità rinnovata una nuova alleanza nel suo Sangue.
Rifletti
– “Questo è il mio sangue dell’alleanza, versato per molti, in remissione dei peccati”. Gesù sta per immolarsi sulla croce, versando il suo Sangue per ottenerci il perdono dei peccati. Ci anticipa e perpetua il dono, cambiando il vino nel suo Sangue.
– Il Sangue di Gesù che riceviamo nell’Eucaristia è il segno e la sicurezza del perdono accordato: quel Sangue ci purifica e ci rinnova profondamente. Dovremmo accostarci a riceverlo con la fede e con l’ardore di santa Caterina da Siena, la mistica del Sangue di Cristo. Come sarebbero diverse le nostre Comunioni!
– Il Sangue dell’Eucaristia ci ricorda continuamente la gravità del peccato che ha richiesto il Sangue del Figlio di Dio per essere lavato: non può essere piccola cosa, se richiede un prezzo tanto alto!
– “Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue”. Per gli Ebrei c’era una sola alleanza, quella del Sinai, tra Dio e il suo popolo. Gesù dichiara che quella alleanza è finita: nel suo Sangue ne inizia una nuova ed eterna.
La prima alleanza, stipulata con il sangue di animali, era solo una prefigurazione. Ma già i Profeti avevano annunziato la promessa di una Alleanza Nuova ed eterna, un patto per mezzo del quale Dio avrebbe donato al suo popolo tutto il suo amore, il suo perdono e la sua pace; un’unione così intima e profonda, da essere simile a un’unione sponsale, con la freschezza e la gioia di un amore giovane.
– Questa è l’alleanza d’amore, conclusa nel sangue, con cui Gesù lega il suo Cuore agli uomini, si promette all’umanità e la prende come sposa. Questo amore rivela la sua autenticità, perché si esprime per mezzo del suo Sangue sparso e sanziona l’unione con il dono totale di Se stesso.
Sebbene la Passione sia un evento tragico, Gesù la considera come un fresco amore di fidanzato, ansioso di sbocciare in gioia completa e di realizzare un’unione perfetta. Egli nella semplice parola “alleanza”, vuole manifestarci tutto il mistero del suo amore (Cf. J. Gallot, La Beata Passio, pag. 129).
– Secondo le parole di Gesù “Questa è la nuova alleanza nel mio sangue”, “nel calice c’è il sangue, ma è presente soprattutto e prima di tutto l’alleanza, cioè l’amore divino che si dona agli uomini definitivamente. Aggiungendo «Fate questo in memoria di me», voleva che quell’ora in cui era stata proclamata l’alleanza, si ripetesse senza fine nella storia” (Cf. J. Gallot pag. 130).
Se mi attardo, Signore, non abbandonarmi. Sei Tu la mia salvezza!
Si dice che l’amore mette le ali e che l’amante non sa stare lontano dalla persona amata. Un bimbo non può vivere senza una madre.
Nel cammino dello spirito spesso la difficoltà della salita riesce a distogliere i pigri e gli indolenti. È sempre uno spettacolo penoso vedere che ci sono persone che, quando sono invitate, si rifiutano di accedere alla sala nuziale. Tutto ciò che comporta impegno, sacrificio, donazione, lotta viene spesso rifiutato.
L’accidia e l’apatia sono mali gravosi. Sono pari all’atrofia muscolare che, col tempo, impedisce di compiere qualsiasi movimento.
Si legge negli scritti di un grande Santo che Colui che ci ha creati senza il nostro consenso, non ci salva senza la nostra collaborazione.
Gesù chiama sempre in causa la volontà dell’uomo e a chi gli chiede un miracolo Egli dichiara sempre la sua disponibilità ad esaudirlo purché lo voglia realmente.
“Vuoi guarire?” Egli domanda e, all’assenso dell’altro, Egli risponde sempre compiendo il grande miracolo.
Bisogna entrare nel cammino e nella lotta con grande determinazione anche perché sta scritto che il regno dei cieli è solo per i “violenti”. I pigri, gl’infingardi, gl’indolenti, gli apatici, i fannulloni non possono trovare posto accanto a Gesù che è Vita.
Vengo Signore, ma rafforza la mia fede e fa’ che io ti veda e ti ascolti sempre più.
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