Per non urtare la sensibilità religiosa di clienti di fede non cristiana, Lidl, marchio della grande distribuzione, ha fatto sparire le croci dalle foto in bianco e nero delle chiese di Dolceacqua (Imperia) che aveva scelto per farne un poster da tenere alle casse del punto vendita di Camporosso. Così le croci sulla facciata e sul campanile della chiesa di Sant’Antonio Abate sono sparite.
L’iniziativa ha fatto infuriare il sindaco per questa rappresentazione falsata di una delle ‘cartoline’ del paese e ha scritto ai vertici aziendali, annunciando di rivolgersi a un legale se le immagini usate non saranno ripristinate. “Mostrate foto di Dolceacqua che rispecchiano la realtà. Se non volete le croci, piuttosto mettete il castello Doria”, dice Fulvio Gazzola. “Loro dicono che è una campagna nazionale ed europea quella di togliere i segni religiosi – spiega Gazzola -. Sono liberi di fare come vogliono, ma non rovinino le foto, basta soltanto cambiare il soggetto”.
“Lidl, la multinazionale della grande distribuzione, ha avviato una campagna europea per togliere i simboli religiosi – e quindi prima di tutto cristiani – dai suoi prodotti e dai suoi materiali pubblicitari. Lo scopo? Non “urtare la sensibilità di clienti non di fede cristiana”. È una scelta ideologica che ci insulta e offende: speriamo che tutti i cristiani facciano sentire forte la loro indignazione e non entrino più in un supermercato Lidl #boicottaLidl”. Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Fonte www.ansa.it