Se, a causa delle minacce, a Liliana Segre è stata assegnata la scorta allora qualcosa si è rotto nel nostro vivere civile.
Se una donna sopravvissuta al nazismo oggi deve vivere sotto protezione significa che non può esserci più nessun se o ma nel nostro impegno contro l’odio
A scrivere queste parole è Padre Antonio Spadaro, in un post di oggi su Facebook.
Ecco cosa ha scritto il direttore della Civiltà Cattolica, ripreso dal suo profilo personale.
Liliana Segre: ecco chi sono i suoi nemici
Liliana Segre non è presente sui social, non ha appartenenza né avversari politici, è una donna che nei tre quarti di secolo passati dal ritorno da Auschwitz è sempre restata lontana dai riflettori e dalla scena pubblica.
I suoi nemici erano dentro quel campo di sterminio, ed erano i nazisti che la catturarono dodicenne e la deportatono col padre, ucciso il giorno stesso dell’arrivo a Auschwitz.