“Vi incoraggio ad essere sempre testimoni della pace, della gioia e della misericordia di Dio” nella terra in cui il Verbo si è fatto carne: è quanto afferma il Papa in un messaggio inviato al patriarca latino di Gerusalemme Fouad Twal, in occasione della fine dell’Anno della Fede. “Desidero esprimere il mio vivo apprezzamento a tutti i cristiani di Terra Santa – scrive Papa Francesco – per la loro cura fedele dei luoghi sacri e per la loro duratura testimonianza nell’annuncio del Vangelo. Vi assicuro la mia preghiera e ringraziamento a Dio per la vostra fede profonda e per la vostra perseveranza”. Quest’anno – osserva il Pontefice – “ha dato a tutti noi la possibilità di riflettere in modo nuovo sul mistero della fede e sulla santità di Dio, che Egli ha condiviso con noi in Gesù Cristo. Lo facciamo come peccatori, consapevoli della nostra indegnità, ma sempre di più grati per la misericordia di Dio”. “La storia della nostra fede – afferma il Papa – trova le sue origini” proprio in questa terra: “prima di poter capire la nostra storia personale di fede e il nostro bisogno della misericordia di Dio, tutti dobbiamo rivolgerci al luogo e al tempo in cui Gesù stesso ha camminato in mezzo a noi. Perché è stato lì che il Signore Gesù ha assunto la nostra natura umana e ci ha rivelato Dio. E’ stato lì che ha insegnato ai suoi apostoli e discepoli e che ha vissuto le gioie e le sofferenze, le benedizioni e le difficoltà della vita umana e l’amore. Ed è stato lì che ci ha fatto dono della sua Passione, Morte e Risurrezione e la garanzia della vita eterna”. Le celebrazioni conclusive dell’Anno della Fede si sono svolte in Terra Santa domenica scorsa: settemila persone si sono radunate a Nazaret, sul Monte del Precipizio, per la Messa presieduta dal patriarca Twal.
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