Roberto Piermarini – Città del Vaticano
Nel messaggio a firma del Segretario di Stato card. Pietro Parolin Francesco chiede ai giovani di accettare “la sfida dell’ospitalità e li invita ad “aprire la porta del cuore al Signore e alla sua Parola” e a “promuovere una cultura dell’incontro”, accogliendosi “gli uni gli altri nel rispetto delle differenze”. Riprendendo il tema dell’incontro scelto quest’anno da Taizé “Non dimentichiamo l’ospitalità”, il Papa ricorda la recente Assemblea del Sinodo dei vescovi a Roma su “Giovani, fede e discernimento vocazionale”, per dire ancora una volta che lui con tutta la Chiesa, si fida di loro. In particolare Francesco richiama, quanto scritto nel messaggio 2018 per la Giornata Mondiale della Gioventù ed incoraggia anche i giovani di Taizé a non perdere mai “il gusto di godere dell’incontro, dell’amicizia, il gusto di sognare insieme, di camminare con gli altri. I cristiani autentici non hanno paura di aprirsi agli altri, di condividere i loro spazi vitali trasformandoli in spazi di fraternità”.
Francesco esorta pertanto i giovani a scoprire che “è possibile vivere un’ospitalità generosa, imparare ad arricchirsi dalle differenze degli altri e far fruttificare i talenti per divenire costruttori di ponti tra le Chiese, le religioni e i popoli”. Agli incontri di Taizé, partecipano protestanti, cattolici, ortodossi. Il Papa chiede quindi allo Spirito Santo di aiutare i giovani ad accogliere le differenze dell’altro come “un cammino di comunione” e li invita ad “utilizzare i vostri talenti, la vostra energia e le vostre forze per migliorare il mondo e fare in modo che ogni persona possa trovare il suo posto in seno alla grande famiglia umana”. “Che l’esempio di Maria, il cui “l’amore è pieno di audacia e tutto orientato al dono di sé”, – conclude il Papa – vi stimoli a vivere concretamente “questa carità che ci spinge ad amare Dio sopra ogni cosa e noi stessi, ad amare le persone con cui condividiamo la vita quotidiana”.
Il Messaggio del Papa è stato pubblicato sul sito della comunità insieme ai messaggi del Patriarca ecumenico di Costantinopoli Bartolomeo, del segretario generale del Consiglio ecumenico delle Chiese (Wcc) rev. Olav Fykse-Tveit, del segretario generale della Federazione luterana mondiale, rev. Martin Junge, del Segretario generale delle Nazioni Unite, M. António Guterres e del sindaco della città di Madrid, Manuela Carmena.
L’evento rappresenta una nuova tappa del “pellegrinaggio della fiducia sulla terra” iniziato dal frère Roger alla fine degli anni ’70. Quest’anno i 15 mila giovani attesi nella capitale iberica sono accolti da 170 parrocchie e migliaia di famiglie di Madrid.
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