L’invocazione di Madre Teresa a San Francesco di Assisi
Madre Teresa, come San Francesco (secoli prima) ha portato con grande forza al centro della sua vita e perciò della sua testimonianza l’amore incondizionato per i poveri, per gli ultimi.
Per quei poveri e quegli ultimi che raccoglieva per le strade di Calcutta, riuscendo soltanto, nella maggior parte dei casi, ad assicurare una morte degna e circondata di amore. Quell’amore che non avevano mai potuto sperimentare lungo la vita di mendicanti o scartati dalla società delle caste.
Due Santi che ancora oggi, anzi SOPRATTUTTO oggi, interrogano i nostri cuori e la nostra coscienza.
Madre Teresa non ha fatto grandi piani, complicati progetti pastorali, strategie mediatiche o di marketing religioso. Ha curato il primo lebbroso che ha incontrato sul suo cammino. Poi il secondo, il terzo e così via. Riconoscendo nel volto dell’uomo e della donna sofferenti e abbandonati sul marciapiede il volto di Gesù. Semplicemente perché così Gesù ha chiesto di fare, come si legge nel capitolo 25 del Vangelo di Matteo. E non ha voluto grandi strutture e grandi sicurezze per le sue suore, alle quali è chiesta una vita austera e di sacrifici.
Rivolgiamo la nostra preghiera
a Francesco d’Assisi;
lui che seguì alla lettera
gli insegnamenti del Padre.
Ci insegnerà ad amare.
Ci insegnerà a capire.
Ci darà coraggio di condividere.
Condividere è l’espressione di un grande amore.
Francesco ci insegnerà a donare
sino alla sofferenza,
con letizia estrema!
Madre Teresa di Calcutta