Sono tedesche almeno 9 delle 10 vittime della strage di Istanbul di questa mattina. Lo ha detto il primo ministro turco Ahmet Davutoglu alla cancelliera Angela Merkel. La decima vittima è di nazionalità peruviana.Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che a causare l’esplosione è stato un “terrorista suicida di origine siriana”.
L’uomo è stato identificato come un siriano di 28 anni. Il premier Davutoglu ha poi confermato che si tratta di un jihadista del Daesh. Il bilancio ufficiale della strage è di 10 morti e 15 feriti, di cui 5 in gravi condizioni. L’attentatore è stato identificato: si tratta di un saudita di origini siriane, entrato di recente in Turchia passando dalla frontiera con la Siria. L’uomo comunque, forse un 28enne, non era nella lista dei sospetti militanti. Il boato che ha sconvolto il cuore turistico di Istanbul si è verificato alle 10.18 locali (le 9.18 in Italia) vicino all’obelisco di Teodosio, nella piazza Sultanahmet.
“In Turchia il problema oggi è il terrorismo, non è la questione curda. Dobbiamo dirlo al mondo”, ha aggiunto Erdogan. Ha poi additato come “stupidi gli intellettuali che imputano al governo di aver compiuto qualche tipo di strage”. La rivendicazione. La notizia della rivendicazione da parte del Daesh è stata data dall’agenzia di stampa turca Anadolu ed è rilanciata da vari media arabi. Secondo il quotidiano egiziano “Al Youm7” la sigla usata dai jihadisti è “La Provincia di Istanbul”, del califfato di Abu Bakr al Baghdadi.