Tratto dall’Osservatore romano – Sembra sempre più vicina la sconfitta del sedicente stato islamico (Is) in Siria. Le forze armate siriane hanno conquistato ieri l’importante città di Abukamal, ultima roccaforte del gruppo jihadista nella provincia di Deir Ezzor e nell’intera Siria orientale. Dopo aver accerchiato la città, le forze siriane sono penetrate al suo interno e l’hanno occupata, confinando i jihadisti in poche aree a ridosso del fiume Eufrate.
Sparuti gruppi di combattenti dell’Is, invece, stanno ingaggiando battaglie contro i militari nella città.
La provincia di Deir Ezzor, una volta saldamente sotto il controllo del gruppo radicale islamico, è ormai sotto attacco, su più fronti, da parte dell’esercito di Damasco e dalle truppe curde e arabe delle Forze democratiche siriane. Queste ultime, infatti, con l’operazione Cizire Storm, stanno affrontando l’Is nella città di Busayrah, sempre a Deir Ezzor, dove sono ancora in corso combattimenti e nella media valle dell’Eufrate.
Con la parallela avanzata delle forze irachene al di là del confine, l’Is controlla ormai un territorio sempre più ridotto, al confine tra Iraq e Siria. Ma permane il rischio che il gruppo, sebbene privo di controllo territoriale, possa continuare a pianificare e a mettere in atto attacchi tanto nella regione quanto nel resto del mondo.
Nonostante le sconfitte militari i jihadisti del sedicente stato islamico (Is) continuano a imporre il terrore in molte parti dell’Iraq.
Un gruppo di jihadisti in fuga sta tenendo in ostaggio diecimila civili in quella che è considerata l’ultima roccaforte dell’Is in Iraq, la città di Rawa nella provincia occidentale dell’Anbar. A denunciare le violenze perpetrate dai miliziani di Al Baghdadi è l’alta commissione irachena per i diritti umani, che in un comunicato ha espresso «forte preoccupazione per il destino di innocenti assediati a Rawa».
Secondo fonti attendibili degli uffici della commissione nell’Anbar, «l’Is tiene ancora in ostaggio circa 2500 famiglie (ossia circa 10.000 persone) per usarle come scudi umani e fermare l’avanzata delle forze irachene» si legge nel comunicato. La commissione chiede quindi l’immediato intervento delle forze di Baghdad e della comunità internazionale per cercare di risolvere questa drammatica situazione. Sono almeno cinque milioni e mezzo gli iracheni che hanno subito le gravi conseguenze delle operazioni militari dell’Is.
Fonte L’Isis tiene in ostaggio 2500 famiglie | Tempi.it