Imprese piccole ma dinamiche. Spiega questa crescita dell’imprenditorialità degli immigrati il rapporto curato da Idos e Unioncamere e presentato a Roma giovedì 10 luglio. Si tratta di un testo dal titolo “Immigrazione e Imprenditoria”, che vede anche il contributo della Cna (Confederazione nazionale artigianato), della Camera di commercio di Roma e di MoneyGram. Ebbene, uno dei dati più sorprendenti che emerge dal volume è che le imprese operanti in Italia guidate da immigrati sono aumentate dal 2011 al 2013 del 9,5% e del 4,1% nell’ultimo anno. Tutto questo mentre quelle italiane sono scese dell’1,6%. Franco Pittau, presidente dell’Idos, il centro studi e ricerche che si occupa di immigrazione e problemi correlati, curatore dello studio, afferma che “il dinamismo che la componente immigrata continua a mostrare in questi anni di crisi è collegato a una crescente capacità di aprirsi anche a forme di impresa più complesse, come le società di capitali, anche se tra gli stessi immigrati le esperienze ad alto livello tecnologico, innovative e ad alto valore aggiunto restano ancora poco diffuse”. In totale, le imprese condotte da immigrati sono 497.080, corrispondenti all’8,2% di quelle operanti nel nostro Paese (che sono complessivamente 5.564.880). All’interno delle ditte di immigrati, 400.583 sono individuali (80,6% del totale), ma non mancano le società di capitali (49.507), le cooperative (8.514), i consorzi (240) e altre forme societarie (698).
Le “specializzazioni” per gruppi etcnici. Chi sono questi imprenditori immigrati e in che settori operano? La ricerca Idos-Unioncamere spiega che settore prevalente è il commercio (175mila imprese, 35,2% del totale) seguito da costruzioni (126mila, 25,4%), manifatture (41mila, 8,3%), alloggio e ristorazione (36mila, 7,2%). Al nord primo settore è l’edilizia, mentre al centro-sud prevalgono il commercio e i servizi. Quanto ai paesi di origine, il Marocco ha il più alto numero di imprenditori individuali in Italia (61.177, 15,3% del totale), seguito da Romania (46.029, 11,5%), Cina (45.043, 11,2%), Albania (30.376, 7,6%), Bangladesh (20.705, 5,2%) e Senegal (16.894, 4,2%). I gruppi etnico-linguistici hanno sviluppato anche una “specializzazione” imprenditoriale: i cinesi nella manifattura (48,9%), i marocchini nel commercio (29,2%), i romeni in edilizia (28%) come gli albanesi (20,8%), i cinesi ancora nella ristorazione (24%). In crescita il dato delle imprese di immigrati a guida femminile: sono in totale 117.703 vale a dire il 23,7% del totale che è di 497.080. Circa la presenza geografica, le regioni del nord Italia raccolgono il 51,7% del totale delle imprese di immigrati, il centro totalizza il 26,3% e il sud il 22%. Prima regione è la Lombardia con oltre 94 mila imprese, seconda il Lazio (60 mila). Di Luigi Crimella per Agensir
La preghiera a Maria che scioglie i nodi è una delle suppliche più usate dai cristiani per chiedere aiuto alla…
'Asciuga Bambino Gesù le lacrime dei fanciulli!'. Recitiamo in questo tempo di Avvento la preghiera più dolce di San Giovani…
Una nuova settimana in compagnia di Padre Pio Leggi le frasi di Padre Pio e invoca la sua potente intercessione…
Benvenuti sul sito www.papaboys.org! Siamo lieti di presentarvi la preghiera della sera alla Madonna di Lourdes, intitolata 'Io sono l'Immacolata…
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…
La preghiera all' Immacolata di Giovanni Paolo II Una potente supplica di Giovanni Paolo II a Maria Santissima.. Il testo:…