Italiae et Ecclesia

Liturgia di oggi – Sabato 25 Marzo 2017

Ciò che colpisce, nell’Annunciazione, è che una “religione pura” esige un dialogo vivente e costante fra Dio e ogni uomo. Qui Dio ha pronunciato la sua ultima Parola a Maria, perché si compissero le parole che, nella storia di Israele, erano state dette ad Abramo, a Mosé e ai profeti. Essi avevano ascoltato e obbedito; lasciarono entrare nella loro vita la Parola di Dio, la fecero parlare nelle loro azioni e la resero feconda nel loro destino.
I profeti sostituirono alle loro proprie idee la Parola di Dio; anche Maria lasciò che la Parola di Dio si sostituisse a quelle che erano le sue convinzioni religiose. Di fronte alla profondità e all’estensione di questa nuova Parola, Maria “rimase turbata”. L’avvicinarsi del Dio infinito deve sempre turbare profondamente la creatura, anche se, come Maria, è “piena di grazia”.
Assolutamente straordinario è poi che questo Dio non solo si avvicina a Maria, ma le offre il proprio Figlio eterno perché divenga il suo Figlio. Come è possibile che il “Figlio dell’Altissimo” diventi suo Figlio? “Lo Spirito Santo scenderà su di te”. Come scese sul caos, in occasione della creazione, lo Spirito Santo scenderà su Maria e il risultato sarà una nuova creazione. L’albero appassito della storia fiorirà di nuovo. “Maria disse: Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

 

Nell’Annunciazione si ha il tipo di dialogo che il Padre del nostro Signore Gesù Cristo vorrebbe avere con ciascuno di noi. L’esperienza di Maria a Nazaret sottolinea questa verità per tutto il popolo di Dio. Il suo “sì” in risposta all’offerta divina e il cambiamento drammatico di vita che ne sarebbe seguito, mostrano che la venuta di Dio in mezzo a noi esige un cambiamento radicale.
Ma, cosa più importante, l’Annunciazione a Maria ci pone di fronte ad una grande verità: ognuno di noi ha avuto un’“annunciazione” personale. Sto esagerando? No di certo. Se esaminate la vostra vita passata, troverete un’esperienza che è stata decisiva; forse non ebbe allora conseguenze immediate, o almeno non vi sembrò, ma, ripensandoci adesso, vi accorgete che è stata fondamentale, sia essa la scuola che avete frequentato, un libro che avete letto, un discorso che avete ascoltato, una frase delle Scritture che vi ha colpito, gli amici a cui vi siete sentiti uniti o un ritiro che avete fatto. Era il Dio di Maria di Nazaret che si annunciava a voi. Voi avete dunque avuto una “vostra” annunciazione. E se non avete risposto “sì”, o se avete pronunciato soltanto un “sì” timido? Basta riconoscere l’annunciazione ora e cercare di recuperare il tempo perduto vivendo per Dio e per gli altri.
“Eccomi sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto”.

Antifona d’ingresso
Disse il Signore, quando entrò nel mondo;
“Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”. (Eb 10,5.7)

Colletta
O Padre, tu hai voluto che il tuo Verbo
si facesse uomo nel grembo della Vergine Maria:
concedi a noi, che adoriamo il mistero
del nostro Redentore, vero Dio e vero uomo,
di essere partecipi della sua vita immortale.
Per il nostro Signore Gesù Cristo…

Prima Lettura

Is 7,10-14; 8,10
Ecco, la vergine concepirà.

Dal libro del profeta Isaìa

In quei giorni, il Signore parlò ad Acaz: «Chiedi per te un segno dal Signore, tuo Dio, dal profondo degli inferi oppure dall’alto».
Ma Acaz rispose: «Non lo chiederò, non voglio tentare il Signore».
Allora Isaìa disse: «Ascoltate, casa di Davide! Non vi basta stancare gli uomini, perché ora vogliate stancare anche il mio Dio? Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele, perché Dio è con noi».

Parola di Dio

Salmo responsabile

Sal 39

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

Non ho nascosto la tua giustizia
dentro il mio cuore,
la tua verità e la tua salvezza
ho proclamato.

Seconda lettura

Eb 10,4-10
Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà.

Dalla lettera agli Ebrei

Fratelli, è impossibile che il sangue di tori e di capri elimini i peccati. Per questo, entrando nel mondo, Cristo dice:
«Tu non hai voluto né sacrificio né offerta,
un corpo invece mi hai preparato.
Non hai gradito
né olocausti né sacrifici per il peccato.
Allora ho detto: “Ecco, io vengo
– poiché di me sta scritto nel rotolo del libro –
per fare, o Dio, la tua volontà”».
Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti né sacrifici per il peccato», cose che vengono offerte secondo la Legge, soggiunge: «Ecco, io vengo a fare la tua volontà». Così egli abolisce il primo sacrificio per costituire quello nuovo. Mediante quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell’offerta del corpo di Gesù Cristo, una volta per sempre.

Parola di Dio

Canto al Vangelo (Gv 1,14)
Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

Il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a noi;
e noi abbiamo contemplato la sua gloria.

Lode e onore a te, Signore Gesù.
oppure (nel tempo pasquale):
Alleluia, alleluia, alleluia.

Vangelo (25 Marzo) Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce

 




Preghiera dei fedeli
Fratelli carissimi, abbiamo ricevuto con gioia l’annuncio della nostra redenzione. Domandiamo a Dio che esaudisca le preghiere di tutti quelli che celebrano le meraviglie dell’incarnazione di Cristo, dicendogli:
Ascoltaci, o Signore.

– Per la santa Chiesa di Dio, perchè sia santa e immacolata e raggiunga nella sua gloria Maria, la Madre della Chiesa. Preghiamo.
– Per tutti quelli a cui non è ancora stato annunziato il Vangelo, perchè Dio invii ad essi i messaggeri della sua Parola. Preghiamo.
– Per tutti i malati e i sofferenti, perchè trovino nella Vergine Maria il conforto della loro fede, la certezza per la loro speranza. Preghiamo.
– Per la nostra assemblea, perchè ognuno di noi sia sempre attento alla parola del Signore. Preghiamo.

Signore, ricordati della tua Chiesa e degnati di esaudire le nostre preghiere: oggi le affidiamo a Colei che fu annunziata come Madre del tuo Figlio, Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.

Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, o Padre, i doni che ti offriamo
celebrando l’incarnazione del tuo unico Figlio,
e fa’ che la tua Chiesa riviva nella fede
il mistero in cui riconosce le proprie origini.
Per Cristo nostro Signore.

PREFAZIO
L’incarnazione del Verbo nel grembo della Vergine.

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
All’annunzio dell’angelo
la Vergine accolse nella fede la tua parola,
e per l’azione misteriosa dello Spirito Santo
concepì e con ineffabile amore portò in grembo
il primogenito dell’umanità nuova,
che doveva compiere le promesse di Israele
e rivelarsi al mondo come il Salvatore atteso dalle genti.
Per questo mistero esultano gli angeli
e adorano la gloria del tuo volto.
Al loro canto concedi, o Signore,
che si uniscano le nostre umili voci
nell’inno di lode: Santo…

Antifona di comunione
Ecco, la Vergine concepirà
è darà alla luce un Figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi. (Is 7,14)

Oppure:
Rallegrati, Maria, colui che
nascerà da te sarà santo
e chiamato Figlio di Dio. (cf. Lc 1,31-32)

Preghiera dopo la comunione
O Padre, che ci hai accolti alla tua mensa,
conferma in noi il dono della vera fede,
che ci fa riconoscere nel Figlio della Vergine
il tuo Verbo fatto uomo,
e per la potenza della sua risurrezione
guidaci al possesso della gioia eterna.
Per Cristo nostro Signore.




A cura della Redazione Papaboys

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