Città del Vaticano, 25 Maggio 2015 – Oggi l’Istituto per le Opere di Religione (IOR) ha pubblicato il suo Rapporto Annuale 2014. Rifacendosi al messaggio del Santo Padre che, nell’aprile 2014, ha riaffermato la centralità della missione dello IOR per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano, l’Istituto ha proseguito la sua fase di trasformazione.
Il Santo Padre ha chiesto all’Istituto di continuare a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo e, al contempo, di assisterLo nella Sua missione di Pastore universale. A tale scopo, il management dello IOR era stato incaricato di ultimare un piano che delineasse il futuro dell’Istituto in linea con tali richieste, piano poi elaborato nel 2014.
Contestualmente a tali sforzi, lo IOR si è molto adoperato per allinearsi agli standard regolamentari vaticani, inclusi la Legge n. XVIII dell’8 ottobre 2013 e il recente Regolamento AIF N. 1 in materia di “Vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente un’attività di natura finanziaria”, entrato in vigore nel gennaio del 2015. Grande impegno è stato altresì profuso nell’affrontare gli illeciti che nel passato hanno interessato l’Istituto.
In fase avanzata il piano strategico di lungo periodo dell’Istituto
“Il piano strategico a lungo termine dell’Istituto ruota intorno a due obiettivi principali: dare priorità assoluta ai bisogni dei nostri utenti offrendo loro servizi di qualità e livello superiore e rendere meno rischiose le attività dell’Istituto”, ha affermato Jean-Baptiste de Franssu, che dal luglio 2014 presiede il Consiglio di Sovrintendenza. Lo stesso ha aggiunto che “tutto ciò si compie nel rispetto del rigoroso quadro regolamentare posto in essere nel Vaticano e in stretta collaborazione con l’AIF, l’autorità di regolamentazione della Santa Sede”.
Il piano strategico si fonda sul lavoro della Pontificia Commissione Referente sullo IOR (CRIOR) e della Pontificia Commissione Referente sull’Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede (COSEA).
Rispondere alle esigenze degli utenti in presenza di qualsiasi condizione di mercato è il cuore della strategia futura. Essa verte, in primo luogo, su un miglioramento della qualità complessiva dei servizi e sull’erogazione di prodotti adeguati. In secondo luogo, essa punta a rendere meno rischiose le attività dello IOR per garantire ed, eventualmente, accrescere il contributo economico che l’Istituto eroga ogni anno alla Santa Sede. Questi due filoni di iniziative porteranno gli utenti ad abbandonare i depositi a termine a favore delle gestioni patrimoniali, confermando così un andamento che l’Istituto continua a registrare da tempo (40% di crescita delle soluzioni di asset management dal 2008).
“La nostra sfida principale è assicurare il miglioramento dei livelli di servizio all’utenza e di migliorare le performance dei servizi di gestione patrimoniale”, spiega Jean-Baptiste de Franssu. ” Sarà questo il punto chiave del nuovo piano strategico, oltre ad azioni per fornire soluzioni di pagamento affidabili ed efficienti, da attuare nel rispetto del nuovo quadro regolamentare vaticano e dell’accordo fiscale siglato di recente dalla Santa Sede e l’Italia.”
Dai risultati 2014 emerge l’effetto positivo delle dinamiche del mercato finanziario sul portafoglio titoli
L’Istituto ha chiuso il 2014 con un Utile Netto di EUR 69,3mio (2013: EUR 2,9mio). Il miglioramento del risultato è imputabile essenzialmente all’andamento del risultato da negoziazione titoli e alla diminuzione dei costi operativi di natura straordinaria.
In attesa del riscontro della Commissione Cardinalizia dello IOR, l’Istituto intende destinare sia EUR 55mio al budget della Santa Sede, in linea con quanto erogato nel 2014, sia EUR 14,3mio alle riserve di utili dell’Istituto.
Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto dello IOR era pari a EUR 695mio (2013: EUR 720 mio).
Il valore complessivo dei patrimoni affidati allo IOR dai suoi utenti è aumentato leggermente raggiungendo quota EUR 6mrd nel 2014 (2013: 5,9mrd).
I patrimoni in questione si compongono di EUR 2,1mrd (2013: EUR 1,9mrd) in depositi, EUR 3,2mrd (2013: EUR 3,3mrd) in gestioni patrimoniali ed EUR 0,7mrd (2013: EUR 0,8mrd) di titoli in custodia.
Al 31 dicembre 2014 lo IOR contava 15.181 utenti (per ulteriori dettagli vedasi tabella più avanti).
Il Rapporto Annuale 2014 è stato sottoposto a revisione da parte di Deloitte & Touche SpA.
Ulteriore potenziamento delle attività di compliance, dei sistemi di controllo e monitoraggio del rischio e delle funzioni di audit sotto la vigilanza dell’AIF
Continuare a potenziare la cultura della compliance, anche con la formazione del personale, figura tra le priorità dello IOR, insieme al rafforzamento della funzione di internal audit e della funzione di risk management. In particolare, sono proseguiti sotto la supervisione dell’AIF gli sforzi sistematici volti a implementare le procedure per il contrasto al riciclaggio di denaro e quelle Know Your Customer (KYC); le procedure continuano a essere regolarmente monitorate e, all’occorrenza, ulteriormente sviluppate. Nel gennaio 2014 lo IOR è stato sottoposto alla prima ispezione dell’AIF, l’autorità di vigilanza e regolamentazione vaticana. Seguendo un piano d’azione dettagliato e sviluppato con la stessa AIF, lo IOR ha ulteriormente potenziato le sue procedure di contrasto al riciclaggio di denaro e di KYC, procedure la cui implementazione sistematica è stata quasi ultimata.
Con la pubblicazione del Regolamento N. 1 dell’AIF entrato in vigore nel gennaio 2015, l’Istituto è ora soggetto alla vigilanza prudenziale dell’autorità stessa, che monitora i costanti progressi che lo IOR sta segnando in fatto di organizzazione, gestione, standard e procedure.
Denunciati gli illeciti perpetrati nel passato
I casi di illecito che in passato hanno interessato lo IOR sono stati denunciati alle autorità vaticane di competenza.
Cos’è l’Istituto per le Opere di Religione (IOR):
L’“Istituto per le Opere di Religione” (IOR) è un istituto fondato il 27 giugno 1942 per decreto papale. Le sue origini risalgono alla “Commissione ad Pias Causas”, fondata nel 1887 da Papa Leone XIII. La missione dello IOR è servire la missione globale della Chiesa Cattolica provvedendo alla custodia e all’amministrazione del patrimonio dei suoi utenti e fornendo loro dedicati servizi di pagamento in tutto il mondo. La missione dell’Istituto è stata confermata dal Santo Padre, Papa Francesco, il 7 aprile 2014. L’Istituto opera presso una sola sede, ovvero quella centrale, situata nello Stato della Città del Vaticano, ed è soggetto alla regolamentazione dell’“Autorità di Informazione Finanziaria” (AIF), istituzione che esercita la vigilanza finanziaria nello Stato della Città del Vaticano. Lo IOR serve circa 15.000 utenti. Al 31 dicembre 2014 risultavano affidati all’Istituto patrimoni di utenti per un totale di EUR 6mrd.
A cura di Redazione Papaboys
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