File di tifosi e di gente comune, uomini e donne, persone di ogni età, le sciarpe viola al collo o i fiori in mano: è stata aperta alle 16.30 la camera ardente a Coverciano di Davide Astori, capitano della Fiorentina e difensore azzurro, morto nella sua camera d’albergo a Udine nella notte tra sabato e domenica, e a rendere omaggio alla sua memoria una folla enorme di persone.
Dentro il centro tecnico della Federcalcio erano entrati nel primo pomeriggio la compagna, Francesca Fioretti, i genitori e i fratelli di Astori. Le file dietro le transenne allestite al centro tecnico erano cominciate dall’ora di pranzo, e all’apertura della camera ardente e’ cominciato l’omaggio silenzioso e commosso. Ai piedi del feretro collocato nella palestra del centro tecnico sono poggiate le maglie di Astori della Fiorentina e della nazionale, le corone della societa’ viola, della Federcalcio e di numerose societa’ di serie A. Tra i primi dirigenti a rendere omaggio Pierluigi Collina, designatore arbitrale Fifa, Alessandro Costacurta, vicecommissario Figc, e Michele Uva, dg della federcalcio.
Autopsia, cuore rallentò, morto per bradiaritmia – Il capitano della Fiorentina, Davide Astori, è deceduto a causa di una “morte cardiaca senza evidenze macroscopiche, verosimilmente su base bradiaritmica”, dunque probabilmente per cause naturali. Il suo cuore avrebbe dunque rallentato fino a fermarsi. Questo è quanto emerso dal primo responso degli esami autoptici, eseguiti oggi dal direttore del Centro di patologia vascolare dell’Università di Padova, Gaetano Thiene, e dall’anatomopatologo, professore di medicina legale all’Università di Udine, Carlo Moreschi, al termine della quale la Procura ha firmato il nulla osta per la restituzione della salma ai familiari. L’esame, cominciato intorno alle 11, è durato poco più di tre ore. Al termine i due esperti hanno inviato il referto alla Procura aggiungendo però una nota non secondaria e prudenziale: “Per la diagnosi definitiva sono necessari approfonditi esami istologici seriati”. Accertamenti che saranno eseguiti entro due mesi: “Soltanto tra sessanta giorni, quando avremo la diagnosi definitiva, si potrà dire con certezza, esattamente, che non ci siano state cause che potevano essere riconoscibili o cause esterne di qualche tipo”, ha affermato il Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo confermando, appunto, il primo responso.
All’autopsia erano presenti anche il medico legale Giacomo Flamini nominato come consulente da uno dei fratelli di Davide Astori, Marco. Un ruolo che, è stato specificato, non va oltre l’ “avere un interlocutore diretto all’interno di questo procedimento”, come ha precisato il legale che segue la famiglia del calciatore, Alessandro Zonca. “In questo momento – ha riferito – i familiari di Davide Astori hanno la mente e il cuore colmi di dolore. Ogni pensiero è rivolto al loro dolore”. La Procura ha invece respinto la richiesta della società Fiorentina di nominare un proprio medico-legale, indicato nella dottoressa Gloria Manetti. “Tenevamo a partecipare per acclarare e sapere quali sono le cause della morte – ha spiegato l’avvocato Raffaele Conte, nominato dal club viola -. Ritenevamo di poterlo fare quale persona offesa o danneggiata dal reato. La Procura ha ritenuto invece che siano persone offese solo i prossimi congiunti mentre noi, persone danneggiate” non siamo “legittimati in questa fase a partecipare”, ha concluso il legale.
Ansa on line
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