Categorie: Ethica et Oeconomia

Lo sviluppo delle infrastrutture, i numeri del prossimo futuro

Le infrastrutture da sempre hanno rappresentato un volano per la crescita, tanto più in questo momento e tutto ciò in ogni parte del mondo. I paesi emergenti perché hanno bisogno di infrastrutture; infatti stiamo assistendo a una loro grande rivoluzione industriale e una crescita nell’urbanizzazione delle città. nei paesi già sviluppati, perché allo stesso modo ne abbiamo bisogno, perché ci vuole anche un bel po’ di ossigeno per stimolare la crescita quindi le infrastrutture rappresenta un volano importante, si stima peraltro che nei prossimi vent’anni gli investimenti in infrastrutture aumenteranno considerevolmente e giungeranno a rappresentare il 3,5% del Pil mondiale quindi oltre 70.000 miliardi di dollari. Questa pioggia di denaro arriverà in questo settore ed è ovvio che saranno le società e le compagnie di tutto il mondo e con esse i lavoratori di tutto il mondo che beneficeranno di questo trend. Sicuramente è un investimento di medio lungo periodo che però va accolto adesso prima prima che inizi la grossa crescita dando così l’opportunità alle giovani generazioni di trovarsi nelle condizioni di approfittare di questo investimento, perché operare quando si è già fatto abbastanza sarebbe un errore per l’Europa e in particolare per l’Italia, che detiene in questo settore alcune importanti eccellenze. Il ritorno alla crescita passa per le infrastrutture quindi per cogliere le opportunità bisogna agire adesso. Alcuni numeri possono aiutare a comprendere cosa ci aspetta.

 

 

 

 

 

 

 

 

In Cina entro i prossimi 2 anni verrano costruiti 70 nuovi aeroporti e c’è una previsione di 20.000 km di nuove ferrovie per lo stesso periodo; e ancora nei prossimi anni, si assisterà allo sviluppo della rete autostradale in modo impressionante; si passera dagli attuali 180.000 a 400.000 km , un data che confrontato con numeri occidentali fa capire cosa ci aspetta per il futuro. L’Europa e l’Italia sta vivendo invece un momento di pessimismo incredibile, invece è il momento di dar fondo a tutte le nostre risorse, che sono tantissime. Abbiamo degli ottimi imprenditori e degli artigiani che possono essere considerati degli artisti, nei settori dove operano. Bisogna guardare al mondo, farsi stimolare dai paesi emergenti e collocare le nostre ricchezze in tutto il mondo . Pensare di crescere e creare lavoro e futuro guardando soltanto il nostro mercato domestico e anacronistico.

 Salvatore Porretto

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